Atalanta eliminata e furiosa: i nerazzurri scatenati contro l’arbitro per alcune decisioni prese durante la partita
Finisce ai quarti di finale il cammino dell’Atalanta in Europa League. Rabbia e delusione per i nerazzurri a causa di un calcio di rigore non concesso dall’arbitro della partita, lo spagnolo Lahos.
Non solo delusione, ma anche tanto amaro in bocca per l’Atalanta eliminata in Europa League dal Lipsia. La formazione tedesca ha vinto a Bergamo per 2-0 al termine di novanta minuti contraddistinti da non poche polemiche per le decisioni del direttore di gara. Sul risultato di 1-0 per gli ospiti, infatti, l’arbitro spagnolo Lahos non ha concesso un calcio di rigore fortemente reclamato dai padroni di casa, infuriati per diverse decisioni arbitrali.
I nerazzurri hanno protestato prima per la mancata sanzione dopo una trattenuta subita da Hateboer nell’area di rigore avversaria. In questo caso non si è neanche registrato l’intervento del Var che poco dopo – invece – ha richiamato l’attenzione del direttore di gara per un tocco di mano di un calciatore in barriera sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Malinovskyi.
Atalanta – Lipsia, nerazzurri su tutte le furie
Al termine di una lunga revisione al monitor, il fischietto iberico ha deciso di non concedere il calcio di rigore ai padroni di casa. Decisione che ha fatto particolarmente infuriare i giocatori della Dea, sanzionati con tre cartellini gialli nel giro di pochi minuti. Le immagini, del resto, mostrano un tocco netto con la mano da parte del difensore della formazione tedesca.
Il direttore di gara avrebbe spiegato di non aver concesso il calcio di rigore perché il primo tocco sarebbe avvenuto con il braccio attacco al corpo e solo successivamente con quello ‘aperto’. La partita si è ulteriormente innervosita, quando i calciatori del Lipsia i quali hanno iniziato a rallentare il gioco e a perdere tempo. Infuriato il tecnico Gian Piero Gasperini, rivoltosi all’arbitro urlando: “Ma che ca… fai?”.