Un ex giocatore del PSG, oggi commentatore televisivo, stronca la figura di Antonio Conte come possibile nuovo tecnico dei transalpini
Si fa un gran parlare del possibile nuovo allenatore del PSG. La stagione del club transalpino, che pure ha vinto con largo anticipo la Ligue 1 ma che è naufragato anzitempo in Champions League, è stata deludente. Il tecnico Pochettino è finito sulla graticola – anche per la deleteria gestione di Keylor Navas e Gianluigi Donnarumma – e l’esonero sembra solo questione di settimane. Tempo di archiviare ufficialmente l’annata, insomma.
Tra i nomi dei papabili sostituti, oltre a quello di Zinedine Zidane, c’è anche quello di Antonio Conte, il tecnico italiano legato al Tottenham Hotspur ma affatto certo di proseguire la sua avventura Oltremanica. I dissidi con la proprietà sono già emersi, e la fama (meritata) di vincente avrebbe già stuzzicato la fantasia della dirigenza transalpina, che sogna di aprire un ciclo di successi con un personaggio non semplice, per carità. Ma che alla fine i risultati li porta a casa. Peccato che dai microfoni di RMC Sport, un emittente francese, un ex giocatore proprio del PSG ha già stroncato sul nascere la bontà della possibile operazione Conte.
Jerome Rothen stronca Conte: “Pensa più agli assegni che al calcio”
“Non serve Conte al PSG. Quando ascolti le sue richieste, lo devi lasciare dov’è“, ha esordito Jerome Rothen ai microfoni dell’emittente transalpina. “Soprattutto, non devi farlo venire in un club come il Paris Saint-Germain, che ha bisogno di ripristinare la sua immagine e ricostruire un’immagine molto più sana. Il PSG ha bisogno di persone appassionate. Non dico che Conte non sia appassionato di calcio, ma sembra più appassionato al suo libretto degli assegni che ad allenare Tottenham, Paris o qualsiasi altra squadra. Sarebbe già problematico“.
Non contento, l’ex calciatore ha poi rincarato la dose pur correggendo solo parzialmente il tiro: “Se arrivasse con le giuste motivazioni andrebbe anche bene, perché ha grinta e, mi sembra che lui si identifichi subito con il club che allena. Ma non a certe condizioni economiche. Già adesso fatichiamo a riconoscere il PSG dalla sua storia. Poi se arrivasse un allenatore con uno stipendio così alto…”, ha concluso.