Napoli, la doppia rivelazione di De Laurentiis: futuro Spalletti e stadio

In occasione dell’incontro col primo cittadino di Napoli, Aurelio De Laurentiis ha svelato il futuro di Spalletti e il progetto Stadio

Incontro in Comune con il primo cittadino Manfredi per il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis. Al Sindaco è stata consegnata una copia in miniatura della statua di Diego Armando Marandona, che si trova davanti allo stadio a lui intitolato.

Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli © LaPresse

Con i giornalisti presenti all’evento il presidente del Napoli ha voluto ribadire la propria fiducia in Luciano Spalletti affermando: “È un allenatore di livello altissimo, ha un contratto di 2 anni con opzione a mio favore per il terzo. Non l’ho preso per fare bubù-settete, l’ho preso perché era il signor Spalletti. È lui che deve sentire che Partenope sta sulla sua testa e sulla sua anima Se poi si tingerà di azzurro non ne potrà fare a meno. Secondo me come allenatore è formidabile e come uomo è serio. Anche questa volta ho fatto centro”.

Napoli, De Laurentiis sul progetto stadio: “Lo faremo diventare bellissimo”

Stadio Diego Armando Maradona di Napoli © LaPresse

Aurelio De Laurentiis vorrebbe regalare al Napoli un nuovo stadio e sul progetto svela: “Il sindaco conosce le regole del dover amministrare il paese, si è fatto assegnare da Roma una persona perfetta per il bilancio. In questi 7-8 mesi ha dovuto immergersi e capire. Lo stadio noi lo rimetteremo a posto e lo faremo diventare un bellissimo stadio. Ma dobbiamo studiare viabilità, servizi e trasporti. In una città e in un quartiere come quello, bisogna trovare le opportune volontà, di chi abita in quel quartiere, per concertare le cose in modo da rispettare tutti”.

Su Insigne e l’addio imminente: “Se non dovesse trovarsi bene nella casetta in Canada, allora lo riaccoglieremo a braccia aperte a Napoli”. Infine su Ancelotti spiega: “Sa fare cambi come nessuno al mondo. Saper amministrare certi giocatori fa la differenza. Il grande Manchester City è caduto contro la ‘paraculaggine’ di Ancelotti”.

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