Maldini agita il Milan: “Questa cosa non va bene”

Paolo Maldini alza la voce e rivolge una critica alla proprietà rossonera: le dure parole del dirigente che aprono anche all’addio

E’ un Paolo Maldini che dice a chiare lettere quello che pensa. In un’intervista alla ‘Gazzetta dello Sport’, il direttore tecnico del Milan alza la voce e rivolge un chiaro messaggio ad Elliott.

Maldini
Maldini © LaPresse

Maldini parte dalla vittoria dello scudetto, un successo che definisce “la vittoria delle idee, della volontà e dello spirito di gruppo”. Un trionfo del quale Maldini rivendica la paternità: “Siamo rimasti due anni al vertice riuscendo a fare qualcosa di super contro le previsioni. E non è banale il fatto che negli ultimi 20 anni il Milan di scudetti ne avesse vinti solo due. Ecco perché ci dà tanto orgoglio”.

Ora però serve programmare il futuro e con una società che potrebbe cambiare proprietà a breve, non è semplice. Anche perché due degli artefici dello scudetto, lo stesso Maldini e Massara, sono in scadenza di contratto. Proprio questo non piace alla bandiera rossonera che chiede chiarezza: “Il Milan con una visione strategica di alto livello può andare a competere il prossimo anno con le più grandi. Se invece si scegliesse una visione di mantenimento, senza investimenti, senza un’idea da Milan rimarremmo nel limbo. Per questo è il momento che la proprietà, Elliott o quella che potrebbe arrivare, chiuda il triennio e capisca che strategia vuole per il futuro”.

Maldini alza la voce: “E’ irrispettoso”

Maldini
Maldini © LaPresse

E’ un Paolo Maldini che alza anche la voce quello che dice di non aver avuto contatti con Red Bird e che non si fa capace del fatto che nessuno della proprietà abbiamo parlato con lui e Massara del contratto in scadenza appena tra un mese.

Le parole del dirigente sono molto forti: “In questo momento non abbiamo la disponibilità economica per pensare ad un salto di qualità. Siamo poi in una fase di passaggio. Poi c’è la questione del contratto mio e di Massara”.

Una questione che per Maldini è stata affrontata in modo non appropriato: “Per il nostro percorso e per ciò che è successo in passato, anche durante il periodo di crisi con Rangnick, trovo poco rispettoso il fatto che a oggi l’amministratore delegato ed Elliott non si siano neanche seduti a parlare con noi. Dico solo a parlare”. Perché Maldini non è disposto a restare a qualsiasi condizione: “A me piace essere una sorta di garanzia per il milanista. Io non sono la persona giusta per fare un progetto che non ha un’idea vincente. Non potrei mai farlo. La realtà – conclude Maldini – è che la proprietà non si è mai seduta al tavolo e questa cosa non va bene”.

Gestione cookie