Il nome del fuoriclasse argentino è in orbita ad Inter, Milan e Napoli ma per molti il destino è già scritto
Paulo Dybala resta il pezzo pregiato di questa sessione estiva di calciomercato, indipendentemente dal continente cui si faccia riferimento. Il suo talento è indiscusso a livello globale, tanto da aver stuzzicato fantasie dalla Serie A al Sud America, passando per Emirati Arabi ed USA.
I desideri del calciatore argentino, però, combaciano con l’intenzione di volerlo far restare in Italia, nonostante sia stato scaricato tanto cinicamente dalla Juventus. Oltre al Milan e alla neo entrata Napoli nell’orbita delle pretendenti al suo cartellino, Dybala è ancora l’obiettivo principale dell’Inter. Nelle scorse settimane sono stati numerosi i contatti tra la sua entourage e la dirigenza nerazzurra capeggiata dallo stesso Beppe Marotta che fece di tutto pur di vederlo vestire la maglia bianconera anni fa. La musica oggi sembra la stessa, ma dietro altri colori.
Di recente i movimenti viscerali tra le due parti si sono arrestati, quasi a voler significare che un accordo di massima è stato raggiunto ma non ci sono ancora tutte le condizioni favorevoli affinché questo possa tramutarsi in qualcosa di concreto. Prima di muovere l’ultimo passo, quello decisivo, l’Inter deve liberarsi a qualunque costo degli esuberi pendenti. A confermare questa analisi è Gianni Sandrè, opinionista a ‘Top Calcio 24’: “Basta attendere. Secondo me Dybala verrà all’Inter, altrimenti avrebbe già trovato un’altra squadra. Marotta ha già fatto tutto, deve solo sbarazzarsi di giocatori portati dal precedente allenatore. Se resta anche Lautaro Martinez spero si possa fare un cambio di modulo, passando al 4-3-1-2“.
Calciomercato, Dybala portatore di novità: idea 4-3-1-2
Per il passaggio di Dybala in nerazzurro, dunque, è solo questione di poco tempo. L’arrivo a Milano porterebbe una ventata d’aria fresca all’intero ambiente così come immensa qualità. Inzaghi potrebbe persino pensare al cambio modulo scalzando la rodata linea a tre di difesa, abbassando gli esterni ed sfruttando al massimo delle sue potenzialità l’arsenale offensivo di cui disporrebbe.