Sotto pressione dopo le ultime vicende di mercato, Beppe Marotta ha analizzato con lucidità tutti i temi scottanti del mercato nerazzurro
Come passare da ‘Re del mercato’- fama tra l’altro già ampiamente meritata nel corso degli ultimi anni – a ‘brocco’ nel giro di due settimane. Al di là dei giudizi certamente troppo severi sull’operato della dirigenza nerazzurra nelle vicende che hanno determinato il mamcato arrivo ad Appiano di Dybala e Bremer, la delusione e la preoccupazione di parecchi tifosi dell’Inter è reale. Soprattutto perchè ci sarebbe ancora il nodo Milan Skriniar da risolvere.
Intevistato da DAZN, l’Ad meneghino non si è sottratto alle inevitabili domande sui colpi di mercato finiti in altri lidi. Affrontato con serenità il discorso sull’argentino ex Juve, il dirigente ha parlato dei retroscena legati al passaggio del brasiliano Bremer in maglia bianconera, chiosando poi sulla trattativa che vorrebbe il difensore slovacco a rischio partenza.
Marotta a tutto campo: il mercato nerazzurro ai raggi X
“Di Dybala si è parlato tanto, posso semplicemente dire che è un ragazzo serio e un grande professionista”, ha esordito Marotta. “Abbiamo un reparto offensivo di grande valore. Non c’era spazio per lui, non perché non fosse bravo ma perché non c’era la necessità. Poi tutto è stato strumentalizzato e si rischia di fare brutta figura, ma non è così. L’Inter ha un reparto offensivo molto importante, e ce lo teniamo ben stretto”.
Sull’affaire Bremer il dirigente ha spiegato tutto nei minimi dettagli: “Piero Ausilio lavorava da mesi sulla pista Bremer, è un grande giocatore. Evidentemente i nostri condizionamenti legati agli equilibri economico-finanziari non ci hanno consentito di arrivare a una conclusione. Abbiamo fatto la nostra corsa, poi quando arrivano delle offerte distanti dalla nostra è giusta che il venditore faccia la sua scelta. Così come il calciatore, che è stato un grande professionista. È sfumata un’opportunità, ma i manager hanno l’obbligo di intraprendere delle strade, e queste a volte portano a conclusione negative, ma fa parte del gioco. Però bisogna apprezzare la perseveranza con la quale abbiamo portato avanti questa cosa”.
Inevitabile la conclusione sulla possibile cessione top del momento, quella di Milan Skriniar: “Abbiamo avuto un incontro coi tifosi, e ne siamo usciti ancora più rafforzati. Non è stata una protesta, erano chiarimenti. Noi abbiamo detto loro che da un lato dobbiamo costruire una squadra competitiva, ma dall’altro dobbiamo tener d’occhio l’equilibrio economico-finanziario. Skriniar è un giocatore fortissimo, non deve essere messo sul mercato per forza. Nelle settimane precedenti abbiamo avuto dei contatti e tutto verrà valutato: il tifoso però deve restare tranquillo. La squadra sarà sempre competitiva“, ha concluso.