Nel dopo gara di Roma-Cremonese, non sono passate inosservate le parole di José Mourinho, che ovviamente ha parlato anche di mercato
24 ore di assoluta passione le ultime vissute dall’ambiente giallorosso e da José Mourinho. Prima la notizia del terribile infortunio occorso a ‘Gini’ Wijnaldum, poi la polemica sulle accuse a Felix Afena-Gyan, poi, evento non di poco conto, la gara con la Cremonese, vinta di misura non senza aver sofferto. Nel mezzo, un altro stop, quello occorso a Nicolò Zaniolo. Che preoccupa non poco il tecnico.
“Zaniolo? Sono preoccupato ma è la vita. Piangere non aiuta, hai in testa strategie, combinazioni e poi ti trovi in una situazione in cui hai gli uomini contati. Il calcio è così, può succedere, dobbiamo guardare avanti“, ha detto il tecnico ai microfoni di DAZN. Da rilevare come il numero 22 gialorosso si sia procurato una lussazione alla spalla: i temi di recupero si aggirano intorno alle 3-4 settimane. Successivamente lo Special One ha poi parlato dei possibili interventi sil mercato dopo il doppio ko registrato nelle ultime ore.
“Tutti vogliono la stessa cosa: lavorare per il bene del club. Queste decisioni sono della proprietà e del direttore. Loro sanno cosa vorrei, sanno che queste ultime difficoltà di Zaniolo e Wijnaldum non erano calcolate, ma siamo tutti uniti. Insieme troveremo la soluzione migliore“, ha aggiunto il portoghese.
Per finire, nella successiva conferenza stampa, Mourinho si è sbottonato sulle reali volontà che intende portare all’attenzione della dirigenza: “Se mi serve più un centrocampista o un attaccante? Mi servono tutti e due. Il problema di prendere un giocatore non crea l’equilibrio che volevamo per la squadra. Per essere equilibrati abbiamo bisogno di un attaccante, di un giocatore di centrocampo e che permetta dietro, dove abbiamo solo 4 difensori centrali, di poter utilizzare se necessario un giocatore di centrocampo, un Cristante, un Matic“.
“Siamo tutti insieme nel club, non è che la proprietà, l’allenatore o il direttore abbiamo opinioni diverse. Sappiamo quello che è necessario e loro cercheranno di fare il possibile. Il sentimento è positivo, perché esiste questo tipo di empatia. Prima di dire alla proprietà o al direttore, dopo l’infortunio di Wijnaldum, che avevamo bisogno di qualcono sono stati loro a dirmi che ne avevamo bisogno. Mi dà un senso di empatia,e mi fa sentire bene qui“, ha concluso.
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