Lunga intervista concessa dal dirigente nerazzurro, che ha parlato anche del difficile clima creatosi attorno a Simone Inzaghi
All’indomani di Inter-Bayern Monaco, match che ha segnato la seconda sconfitta consecutiva in pochi giorni per l’undici di Simone Inzaghi, l’Ad nerazzurro Beppe Marotta è stato intercettato ai microfoni di Sky Sport. L’argomento principe è stato ovviamente il momento della squadra, con particolare focus sulla figura del tecnico.
“L’umore del club? C’è del sano realismo, ogni sconfitta porta un’analisi più attenta di quelle che sono le problematiche“, ha esordito il dirigente. “Il confronto fa parte dell’essere dirigente. Al nostro interno abbiamo uno staff molto unito dal punto di vista dirigenziale, da un confronto nasce sempre qualcosa di importante e positivo per il futuro. Il divario con le big europee? Si sa che l’Italia calcistica nel ranking rappresenta una posizione di seconda fila. Lo strapotere della Premier League, come della Bundesliga e della Liga spagnola, è lì da vedere, queste squadre hanno potere di spesa, possono permetersi il lusso di avere grandissimi campioni. In Italia è molto più difficile”.
Inzaghi nella bufera, le parole di Marotta
“La preoccupazione non deve portare ansie, ma deve portare un’analisi approfondita e il coraggio di fare scelte importanti, come è stato fatto ieri da Inzaghi. Cioè migliorare sia dal punto di vista dei singoli che del collettivo. L’Inter ha una storia e un blasone importante, deve sempre essere competitiva al di là di chi va in campo. Il turnover di ieri? Segnali di coraggio, l’allentatore è il gestore di un gruppo che in questo momento ha uno stress per i tanti impegni che deve affrontare da qui al 13 novembre. Inzaghi ha a disposizione una rosa di qualità, da utilizzare nel migliore dei modi in base ad avversari e indicazioni che l’allenamento ti dà. Credo che lui lo stia facendo nel migliore dei modi, anche se le ultime due partite sono coincise con due sconfitte“, ha proseguito.
“Fiducia a Inzaghi? Ci mancherebbe, sta facendo un ottimo lavoro, sa gestire benissimo la squadra, sa allenarla nel migliore dei modi. Noi siamo l’Inter, e se dobbiamo dire una cosa importante, ci vuole una maggiore accortezza da parte di tutti: questo vale per la dirigenza, per l’area tecnica e per i calciatori. Quando si indossa questa maglia è un peso non indifferente, noi dobbiamo onorarla nel migliore dei modi. Mi dispiace per i 60.000 tifosi presenti ieri, perchè abbiamo un obbligo nei loro confronti: ripagare questa fiducia. Dobbiamo crederci fino in fondo: la stagione è appena iniziata, questi errori non possono far altro che dare qualcosa di positivo per il futuro“, ha concluso.