Giorni difficili per la Juventus: le recenti forti dichiarazioni di Allegri possono portare importanti conseguenze
Quello di oggi contro il match rappresenta già uno snodo fondamentale per il cammino in Serie A della Juventus. I bianconeri sono chiamati ad una reazione immediata dopo la figuraccia contro il Benfica così come lo stesso Massimiliano Allegri deve portare risposte concrete sul rettangolo verde.
Sono giorni tesi quelli vissuti in casa bianconera, a maggior ragione dopo le discutibili dichiarazioni del tecnico in una recente intervista nella quale diversi giocatori sono stati tirati in ballo e non in modo ‘morbido’, per così dire.
Allegri-Juve, cala il gelo: stupore e perplessità
‘La Gazzetta dello Sport’ riporta come lo sfogo dell’allenatore sia stato accolto con grande perplessità dai vertici del club che, non solo non ne erano a conoscenza ma avrebbero fatto volentieri a meno di un gesto simile in un momento tanto delicato. A maggior ragione visto che lo stesso Allegri aveva, a suo tempo, suggerito a tutti di stare zitti e lavorare. Gettata benzina sul fuoco, dunque. E in società non tutti sono sostenitori del tecnico livornese: qualcuno potrebbe infatti non aver apprezzato nè le parole nè le tempistiche con cui Allegri ha rilasciato l’intervista non concordata e per la quale rischia anche una multa. Il vero stupore nasce tra i calciatori, visto che alcuni sono stati tirati in ballo e non con parole al miele: letteralmente scaricati da Allegri.
Dall’errore di marcatura di Paredes contro il Benfica a Cuadrado (“Non posso più chiedergli di fare due ruoli”) arrivando infine a Locatelli, considerato un panchinaro (“La prima scelta pronta a subentrare“) nonostante sia stato un anno fa pagato 37,5 milioni al Sassuolo. Il tecnico ha quindi insistito con gli errori individuali: alcuni giocatori, dopo il confronto tra allenatore e squadra avvenuto nei giorni scorsi, avrebbero inoltre manifestato difficoltà a capire cosa effettivamente chieda l’allenatore.
Piove, insomma, sul bagnato: ed il futuro di Allegri alla Juventus non è mai stato tanto fumoso.