Roberto De Zerbi è il nuovo allenatore del Brighton e punta il suo sguardo in Serie A per rinforzare la squadra
Dopo il passaggio di Potter al Chelsea, Roberto De Zerbi è stato ingaggiato da un Brighton che attualmente occupa la quarta posizione in Premier League.
Il campionato si è fermato per la morte della Regina Elisabetta II e il primo ottobre De Zerbi dovrà esordire fuori casa contro il Liverpool di Klopp. Il mister bresciano già programma gli interventi di mercato invernali ed eventualmente estivi, con un occhi di riguardo per la Serie A, campionato che conosce molto bene. I giocatori sotto la lente d’ingrandimento sono due e in questo inizio di stagione non stanno propriamente brillando, pertanto cambiare aria potrebbe dar loro nuova linfa.
De Zerbi pesca in Serie A: Allegri e Inzaghi avvertiti
Per i suoi gabbiani De Zerbi potrebbe provare a prelevare uno tra Correa e Kean. I due calciatori stanno vivendo un momento difficile nelle rispettive squadre (Inter e Juve) e non stanno trovando molto spazio, o comunque grandi prestazioni. Entrambi infatti si trovano spesso a giocare da subentrati e per una mezz’ora a partita, per questo potrebbero voler cambiare aria. Il Brighton sta facendo un cammino lodevole in Premier, frutto anche di una buona programmazione sul mercato. De Zerbi dal canto suo ha avuto garanzie su un’attenta pianificazione per i movimenti futuri. Correa ha il contratto in scadenza nel 2025, mentre Kean dovrebbe essere prima riscattato dalla Juventus, ma non sono da escludere operazioni in prestito oneroso con diritto di riscatto. Joaquin Correa ha disputato 286 minuti in 9 partite tra campionato e coppe, mentre Kean ha un minutaggio di 178 su 8 partite disputate. Seppur giovane, l’attaccante della Juventus ha voglia di giocare e non disdegnerebbe un’avventura in Premier League, dove tra l’altro ha già militato. Per Correa invece sarebbe la prima esperienza nel campionato d’Oltremanica, cosa che potrebbe anche stimolare l’attaccante argentino. Correa ha lasciato la Lazio convinto di poter trovare più spazio, ma neanche con Inzaghi sulla panchina dell’Inter è stato così.