Salvatore Bagni, ex calciatore dell’Inter tra le altre, ha parlato in esclusiva ai nostri microfoni: da Inzaghi a Dybala, le sue parole
La sosta arriva al momento giusto. L’Inter continua ad avere grosse difficoltà e ora dovrà sfruttare queste due settimane di pausa per riflettere profondamente sul da farsi. Simone Inzaghi appare in confusione per quanto riguarda la gestione del gruppo. In tal senso, la debacle di Udine rappresenta un’ulteriore dimostrazione.
Il dettaglio in questione è sempre più evidente. Ovviamente, non è sfuggito ai tifosi nerazzurri: un numero ampio di supporters ormai vorrebbe dichiaratamente la brusca interruzione del rapporto lavorativo col tecnico piacentino, a causa del periodo deludente che i lombardi stanno attraversando. Su questo argomento, e non solo, ha detto la sua Salvatore Bagni, ex centrocampista della ‘Beneamata’ – tra le altre – intervenuto in esclusiva ai microfoni di Calciomercatoweb.it.
Eccoci Bagni, cominciamo: l’Inter finora ha collezionato ben quattro sconfitte, la maggior parte abbastanza nette. Cosa non sta funzionando secondo lei?
“Non so se all’Inter sia rimasto un po’ sullo stomaco lo Scudetto perso. Ora ha 5 punti di distanza dalla vetta, ma non vuol dire nulla. L’anno scorso addirittura era distante 7 punti dal Napoli prima dello scontro diretto. Il Napoli poteva mandarla a dieci, poi si sono ritrovati con diversi punti di vantaggio. Non è questo il punto. La squadra è deludente: quattro sconfitte in nove partite sono un’enormità per una squadra del genere. E soprattutto hanno perso gare contro avversari di buon livello, come Milan, Udinese e Lazio. L’anno scorso le statistiche, che erano veritiere, dicevano che quando mancava Brozovic l’Inter soffriva e non faceva risultati“.
“Quest’anno Brozovic non è ancora il giocatore della passata stagione e poi io darei molta importanza anche a un altro aspetto – prosegue Bagni -. La spinta di Perisic dava quantità e qualità, assist, gol. Faceva tutto. È venuta a mancare una spinta da quella parte. Darmian va bene, ottimo, però ha caratteristiche fisiche assolutamente diverse. Il tipo di gioco di Perisic è venuto a mancare all’Inter. Però ho visto i nerazzurri lunghi e slegati e si commettono tanti errori, non so cosa possa essere successo. Quello che vedo da fuori è che ora è un’altra squadra”.
Le scelte di Inzaghi, sia dall’inizio che a partita in corso, continua a far discutere e i tifosi chiedono l’esonero immediato del tecnico. Lei che idea si è fatto in merito?
“Non scherziamo, assolutamente. Simone ha fatto giocare questa squadra magnificamente l’anno scorso. È ovvio che adesso c’è il momento di difficoltà, ma questa squadra si riprenderà. Sono convinto che lo farà. Ha un valore tecnico tale che riuscirà a risollevarsi. Adesso, però, sta giocando male e ci sta. Sta lasciando molto spazio alle avversarie e, se incontri squadre tecniche, vai in difficoltà. Invece, prima dettava sempre i tempi del gioco. Ora non è più così, ma comunque sono convinto che l’Inter non manderà via Inzaghi. Ci mancherebbe. Poi chiaramente i risultati condizioneranno tutto, ma la fiducia della società c’è. Sarebbe un grave errore cambiare Inzaghi in questo momento“.
Avverte tanto in questo momento la differenza con Antonio Conte?
“No, sono due tipi di allenatori diversi, con un tipo di gioco diverso. Ci siamo dimenticati che per rinforzare questa squadra è stato preso Lukaku, che penso rientrerà dopo la sosta. Lukaku per Conte era fondamentale, perché le prime palle per le azioni d’attacco arrivavano sempre a lui e faceva salire la squadra. Lukaku veniva praticamente da un anno di inattività, non è ancora il giocatore che abbiamo visto in Serie A con Conte. Però è anche un altro tipo di gioco, non ci si appoggia sempre a lui. È più coinvolgente la manovra di Inzaghi. Io aspetterei, il discorso di Conte non può pesare. Sono due metodologie diverse. Io, invece, ho fiducia in Inzaghi”.
A proposito di Lukaku, Bagni pensa che possa rendere meno tatticamente sotto la guida di Inzaghi?
“È diverso. Si è ragionato sul suo ritorno e l’operazione è stata fantastica. L’Inter l’aveva ceduto per 115 milioni e poi l’ha ripreso in prestito. Tanta roba, risparmi molto così. È ovvio che gli impegni pesino anche su di lui. Si vedeva già dalle prime giornate che faticava proprio fisicamente a entrare negli schemi e avere continuità di gioco. Ma se si dovesse ritrovare, e lo farà, l’Inter avrà a disposizione una coppia d’attacco che hanno poche squadre. Però bisogna vedere la condizione, non si può raggiungere da un momento all’altro dopo quasi un anno di inattività. Così diventa difficile”.
Qual è il calciatore nerazzurro che l’ha delusa di più in questa prima parte di stagione?
“È il passo di una stagione. Non parlerei di delusione, perché stanno dando tutti il massimo. Deludono perché le prestazioni sono al di sotto delle aspettative, questo ci può stare. Bastoni ad esempio, che per me è un giocatore fantastico, deve ritrovare la miglior condizione. Sono i momenti della stagione, dove uno può fare più o meno fatica a seconda del periodo. Bastoni sta soffrendo molto, ma è un calciatore che avrà sicuramente una carriera fantastica. Sono alti e bassi normali“.
Passiamo un attimo al calciomercato: campagna acquisti senza dubbio importante, ma è mancato all’appello un certo Paulo Dybala. È da considerarsi un grande rimpianto?
“Assolutamente no, perché la coppia d’attacco è quella. Non avrebbe trovato spazio. In un 3-5-2 fai fatica a giocare pure con Dybala. Dove lo metti? Avrebbe fatto la riserva di Lautaro, ma ovviamente non sarebbe potuta esistere una cosa del genere. È stato intelligente non fare questa operazione. Poi Dybala è sempre un gran bel calciatore e alla Roma serve molto. All’Inter, invece, sarebbe servito molto meno“.
Chiudiamo col domandone finale: l’Inter è ancora la favorita per la vittoria dello Scudetto?
“Mancano 31 giornate. Il Napoli non lo vedo bene, benissimo. Ma l’Inter resta la favorita per l’organico che ha“.
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