Dopo le dichiarazioni di de Ligt e Zakaria, anche Dejan Kulisevski non risparmia frecciate a Max Allegri e ai suoi metodi d’allenamento
Nel corso degli ultimi 12 mesi, la Juve è stata protagonista di un sontuoso mercato in entrata, almeno sulla carta. Sono arrivati infatti Dusan Vlahovic e Denis Zakaria – poi ceduto in presitto dopo 6 mesi – Paul Pogba, Angel Di Maria, Gleison Bremer e compagnia andante. La società bianconera, per ovvi motivi di bilanci, ha anche dovuto cedere dei pezzi pregiati come Dejan Kulusevski, Rodrigo Bentancur, Matthjis de Ligt e Arthur Melo.
A vario titolo, chi più chi meno, praticamente tutti, una volta accasitisi nel nuovo club, hanno avuto da ridire sui metodi di allenamento, e non solo, approntati dal tecnico toscano nella comune esperienza in maglia bianconera. Dopo le ormai note esternazioni del giocatore olandese, prounciate dopo pochi giorni di ritiro col Bayern Monaco e oggetto anche di un contraddittorio con Leonardo Bonucci, la nuova stilettata è arrivata dal talento svedese degli Spurs. Che, ironia della sorte, esalta la figura d Conte rispetto a quella del discusso tecnico ex Milan.
Allegri, Kulusevski non le manda a dire
“Mentalmente andavo e vado sempre in campo per dare il massimo. Alla Juve, però, non funzionava nonostante mi impegnassi come faccio sempre“, ha esordito Kulusevski ai microfoni de La Gazzetta dello Sport. “Sicuramente alla Juventus non mi sentivo benissimo per vari motivi e quando ti rendi conto che le cose non vanno, poi è difficile invertire la rotta restando nello stesso ambiente. Perciò la scelta di andare via dall’Italia è stata la migliore che potessi fare in quella situazione. Conte? Al Tottenham il mio corpo è cambiato, grazie soprattutto agli esercizi in palestra, in pochissimo tempo. Si lavora tantissimo ogni giorno e meglio di quanto facessi in Italia. Amo come ci alleniamo a Londra e di sicuro il merito è del nostro tecnico: sono felicissimo di giocare per lui“.
Nelle parole di Kulusevski, che ricalcano – lato intensità nella preparazione fisica – quelle del suo ex compagno di squadra de Ligt, sono continui i richiami ad un lavoro fisico ben diverso rispetto a quello che gli si chiedeva alla Juve. L’intervista al mancino ex Parma conferma una certa insofferenza degli ex bianconeri, quandi chiamati a parlare dei metodi di lavoro di Allegri. Qualche giorno fa lo stesso Zakaria aveva infatti affermato che “Forse lo stile di gioco della Juve non faceva per me, la squadra giocava molto bassa e non avevo molto spazio. Sono un giocatore a cui serve tanto spazio per per correre. Forse in questo mi troverò meglio in Inghilterra“, ha detto lo svizzero.