Tiene banco in questi giorni il tema ‘Carta Ronaldo’, riguardante l’inchiesta sulla Juventus: giungono novità importanti, c’è la smentita
Non solo calcio giocato. La Juventus si vede costretta a dover affrontare un momento alquanto complicato e delicato anche per via di tematiche extra campo. Il riferimento, chiaramente, è alla nota Inchiesta Prisma, di cui si sta parlando parecchio negli ultimi giorni e che vede coinvolti il club bianconero insieme ai suoi dirigenti.
Lo scorso lunedì, la Procura di Torino ha annunciato la chiusura delle indagini. Nella giornata di ieri, il presidente Andrea Agnelli – tra le persone coinvolte nell’inchiesta – ha convocato tutti i dipendenti della ‘Vecchia Signora’ – compresi Cherubini, Allegri e gli allenatori del settore giovanile – per spiegare la posizione della società su tale vicenda. In queste ore, inoltre, continua a tenere banco la famosa Carta Ronaldo, che desta non pochi sospetti. Questo perché di recente è uscita la notizia del ritrovamento del documento in questione, non inserito nel bilancio della Juventus (valore di 20 milioni di euro). La Procura della Figc ha chiesto alla Procura della Repubblica di Torino gli atti delle indagini e non è, dunque, da escludere che il caso archiviato possa riaprirsi.
Juventus, ‘Carta Ronaldo’: il documento esiste, ma non è stato ritrovato
Il che potrebbe portare a sanzioni importanti (multe e penalizzazioni) a carico del club piemontese. Ma, come si apprende in esclusiva da ‘Calciomercato.it‘, fonti interne alla Procura di Torino – su precisa domanda – non hanno confermato assolutamente quanto detto sopra. La ‘Carta Ronaldo’, al momento, non è stata ritrovata. Dalla Procura, però, spiegano anche che si è venuti a conoscenza dell’esistenza dell’atto tramite varie intercettazioni e indagini.
Specificano, poi, come il campione di Madeira avesse un altro tipo di accordo rispetto ai suoi compagni. Sempre secondo quanto raccolto da ‘Calciomercato.it’, la Juventus sfrutterà tutti i venti giorni a disposizione per elaborare la miglior linea difensiva da portare nell’aula del tribunale. A questo punto, è lecito attendersi delle sorprese che questa intricata situazione potrebbe ancora nascondere.