Conte alla Juve, la rivoluzione può attendere

Il possibile avvento di Antonio Conte alla Juventus scatena il dibatitto su quali giocatori confermare e quali cedere nel nuovo corso

Prende sempre più piede l’ipotesi di un clamoroso ritorno di Antonio Conte alla Juventus. Complice la più che precaria situazione di Max Allegri – per il quale, a dispetto del ricchissimo contratto ancora in essere fino al 2025, il destino sembra segnato – il nome del salentino si fa largo nella lista dei papabili per la guida tecnìca dei bianconeri.

Max Allegri in piedi
Max Allegri © LaPresse

La stessa situazione dell’attuale manager del Tottenham, precipitata nelle ultime settimane dopo la doppia sconfitta consecutiva in Premier, sembra aprire le porte alla possibilità di un romantico remake della prima, straordinaria, avventura sulla panchina della Vecchia Signora. Il ricco contratto da 20 milioni annui fino al 2025 proposto dal patron degli Spurs Daniel Levy è ancora lì sul piatto. Ma Conte è pieno di dubbi. La tentazione di tornare e vincere laddove Allegri ha fallito, lo stuzzica enormemente.

La lista dei ‘desiderabili’ di Conte

Antonio Conte in panchina
Antonio Conte © LaPresse

Immaginando per gioco – che poi tanto gioco non è, visto che l’interesse è concreto – che Conte sieda oggi sulla panchina della Juve, La Gazzetta dello Sport ha fatto il punto su quali potrebbero essere i calciatori apprezzati dal tecnico, e quindi destinati a restare, e quali invece rischiano di fare le valigie. È emerso un quadro tutto sommato sorprendente. Se Conte tornerà, la rivoluzione sarà limitata.

Tra i calciatori che certamente trovano riscontro positivo nel pensiero calcistico del salentino ci sono Weston McKennie, che potrebbe diventare il suo ‘nuovo’ Vidal, Dusan Vlahovic, già pallino dell’allenatore, e Paul Pogba, esploso sotto la sua guida nella prima esperienza alla Juve. Si ipotizza poi largo spazio alla valorizzazione di giovani di belle speranze come Fagioli, Rovella, Miretti e Ranocchia. Più delicata invece la questione intorno a Locatelli e Kean, che rischiano. Tutta da verificare poi la posizione di Federico Chiesa, in particolar modo sull’aspetto della verifica del rientro a pieno regime dal terribile infortunio.

 

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