Tom De Mul, agente di Charles De Ketelaere, ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito al momento difficile del talento in forza al Milan
Periodo non brillante quello che sta attraversando il Milan di Stefano Pioli. Scialbo 0 a 0 nell’ultima sfida di campionato, andata in scena martedì sul campo della Cremonese. Un risultato che ha permesso al Napoli di portarsi a +8 sui rivali rossoneri, secondi in classifica.
Oltre alle varie assenze che affliggono i lombardi da tempo, il mister emiliano deve fare i conti pure col momento complicato riguardante Charles De Ketelaere. Il talento belga, arrivato in estate dal Club Brugge per più di 30 milioni di euro, fatica non poco ad inserirsi nel nuovo contesto. Le aspettative su di lui erano molto elevate, tenendo conto delle sue doti indubbiamente fuori dal comune. Ad oggi, però, dimostra all’interno del terreno di gioco di non essere ancora pronto per questi livelli, tant’è che Pioli lo ha ormai relegato a riserva. Durante ‘Sjotcast Podcast’, una trasmissione olandese, si è così espresso Tom De Mul, agente del classe 2001: “Va aspettato, questo momento di difficoltà è normale – dice De Mul -. Ci sono sempre alti e bassi nel primo anno in un top club. Le aspettative che si sono create giocano un ruolo enorme. Ma, intanto, c’è da dire che è stata una grande mossa da parte del Milan e il trasferimento ha richiesto un po’ di tempo per essere realizzare. Da parte dei media c’è molta attenzione“.
Il procuratore, poi, ha detto la sua sul paragone illustre con un certo Ricardo Kaka: “Ricky è stato un fenomeno, ma un accostamento del genere sarebbe preferibile evitarlo quando si inizia l’avventura in un nuovo club. Nonostante tutto, comunque, Pioli e i dirigenti sono sereni, gli stanno dando fiducia“.
De Mul prosegue, chiamando in causa pure Tonali e Leao: “Ora sta a De Ketelaere combattere per riprendersi il posto da titolare. Ma è tutto normale, non dobbiamo farci prendere dal panico. So che ne aveva parlato con la società. Sapevano che sarebbe servito un po’ di tempo per l’adattamento. Tonali e Leao, ad esempio, hanno avuto esperienze simili. C’è da dire, però, che forse tutte quelle aspettative hanno portato a giudizi troppo severi nei confronti del ragazzo“. In conclusione: “Alcune critiche sono giuste, ma le aspettative restano elevate considerando che è il primo anno al Milan. Lingua e cultura nuove e parliamo di un club molto grande“.
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