La dirigenza rossonera è impegnata sul complicato tavolo dei rinnovi: non c’è solo i portoghese tra i profili da confermare per iscritto
Impegnato sul campo nella rincorsa scudetto al Napoli – rimonta che si è fatta vieppiù complicata dopo il pareggio di Cremona – il Milan resta attivo sul fronte delle trattative di mercato. Sia per quello che riguarda i possibili arrivi a gennaio, sia sullo spinoso tema dei rinnovi contrattuali.
Nell’anno solare 2022 sono stati già estesi, e praticamente tutti adeguati verso l’alto, i contratti dei vari Theo Hernandez, Tomori, Tonali, Kalulu, Pobega, Krunic, Ibrahimovic e Gabbia. La spesa effettiva, considerando la durata pluriennale degli accordi, sfiora la cifra di 107 milioni di euro. Mancano però all’appello ancora tre big, tra cui quello sul quale la dirigenza rossonera intende fare i maggiori sforzi dal punto di vista economico. Parliamo ovviamente di Rafael Leao, l’oggetto del desiderio di quasi tutti i top club europei.
Leao, Giroud e Bennacer: servono 93 milioni
La questione attorno all’estensione del contratto per l’ex attaccante del Lille è quella cerchiata in rosso nell’agenda del Dt Paolo Maldini. Le lusinghe da Chelsea e Real Madrid continuano a pervenire sul tavolo dell’entourage del calciatore, che è sembrato, sul campo, anche distratto dalle continue voci sul suo futuro. Le parti sono rimaste ferme alla proposta di 5 milioni annui al giocatore, col club meneghino che si impegna a saldare il debito di 20 milioni che quest’ultimo deve pagare allo Sporting CP. Lo stallo non si sblocca, ma negli uffici di Via Aldo Rossi c’è ancora un certo ottimismo sul buon esito della trattativa.
Per quello che riguarda gli altri big per i quali si sono aperte le trattative di rinnovo, Olivier Giroud è il profilo più vicino alla firma col club rossonero. Il francese è entusiasta di proseguire agli ordini di Stefano Pioli: il rinnovo appare una formalità. Grandi passi in avanti sono stati fatti anche per Ismael Bennacer, al quale Maldini ha proposto un quinquennale da 3,5-4 milioni annui. Un sostanziale aumento rispetto all’accordo in essere, che scade a giugno 2024, grazie al quale l’algerino percepisce 1,5 milioni di ingaggo a stagione.