Dallo scandalo D’Onofrio al Var e la Juventus: il noto ex arbitro, Massimo De Santis, ha rilasciato alcune dichiarazioni in onda su Tv Play
Quella dell’arbitro è una delle figure nel mondo del calcio più soggetta a critiche. E le polemiche, per quanto concerne la Serie A, non sono affatto diminuite, nonostante l’utilizzo del Var. Ne è consapevole l’ex direttore di gara Massimo De Santis, intervenuto ai microfoni di ‘Calciomercato.it‘ in onda su Tv Play.
De Santis, per cominciare, si è così espresso circa lo scandalo riguardante l’arresto del procuratore capo dell’AIA Rosario D’Onofrio: “Io ho arbitrato tanti anni, ma non sapevo cosa facesse il procuratore capo dell’Associazione Italiana Arbitri. Noi ci siamo sempre interfacciati con i designatori. In questo caso, però, qualcosa evidentemente non ha funzionato, come ad esempio la situazione relativa ai rimborsi degli arbitri. Mi meraviglia il fatto che abbiano tenuto D’Onofrio, sebbene non sia stata una scelta di Trentalange. Risale, infatti, alla precedente gestione di Nicchi. D’Onofrio è un membro dell’esercito e non credo abbia le nozioni relativa alla giustizia che può avere un magistrato. Mi sembra strano che la FIGC non si sia mossa per capire chi fosse D’Onofrio. Oggi, se io fossi un arbitro, qualcosa farei per capire come muovermi“.
Parentesi, poi, sul condizionamento degli arbitri in base alla squadra: “Gli arbitri, secondo me, dovrebbero parlare con i giornalisti, aiuterebbe a capire molte cose. Dopo Calciopoli si è fatto di tutto per azzerare i rapporti umani con i calciatori, che non sono dei nemici. Ci vuole sorriso, serve dialogo ed è necessario avere grande capacità di gestione dei momenti della partita. Il Var dovrebbe risolvere i problemi e, invece, spesso crea dubbi maggiori. Il che lascia l’amaro in bocca ai tifosi e non. Questo aspetto va perfezionato“.
Il piano di De Santis per il Var è chiaro: “Io credo che si debbano dividere le mansioni. Chi arbitra non deve stare al Var e viceversa. Com’è ora si innesca una competizione di carriera. Poi, nel momento in cui va al monitor a rivedere l’episodio, l’arbitro in campo dovrebbe essere affiancato dai due capitani, in modo da spiegargli i motivi che l’hanno indotto a prendere una determinata decisione piuttosto che un’altra“.
Dopodiché, l’ex fischietto torna sulla rete annullata a Cannavaro durante il match tra Juventus e Parma nel 2000: “Ritengo che non avrebbero dovuto designare me per quella partita. La Juventus si giocava lo Scudetto con la Lazio e io, essendo di Roma, avrei dovuto arbitrare un’altra sfida. Sbagliai a concedere l’angolo al Parma, non c’era e con il Var l’avrei potuto rivedere. Ricordo di aver visto un fallo di Cannavaro su un calciatore della Juve, prima che la palla finisse in rete. Perciò non è che sia tanto corretto parlare di rete annullata“.
De Santis, infine, parla del momento attuale degli arbitri: “Io non credo che vogliano condizionare le partite. Uno dei migliori è Orsato, perché ha una personalità forte. Gli altri dovrebbero dare più sicurezza anche ai calciatori. Devono capire che oggi con il Var non bisogna fidarsi soltanto della propria decisione. Cambiare opinione non è una cosa sbagliata“.
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