Da Allegri a Conte passando per Mancini: clamoroso valzer di panchine

Si profila un clamoroso cambio sulle panchine del club più titolato d’Italia, sulla big di Premier e financo su quella della Nazionale

Da una parte Antonio Conte, che sta ancora valutando la maxi-offerta di rinnovo da parte del Tottenham di Daniel Levy. Dall’altra Max Allegri, il tecnico della Juve oggetto per diverse settimane, prima della striscia vincente pre-Mondiale, di forti contestazioni della piazza. Dall’altra ancora Roberto Mancini, il condottiero di Euro 2020 ma anche il ct della storica disfatta contro la Macedonia del Nord costata il Mondiale in Qatar.

Calciomercato, effetto domino Conte, Mancini, Allegri
Conte, Allegri e Mancini ©LaPresse

I destini dei tre allenatori, comunque tra i più prestigiosi sulla piazza, potrebbero essere reciprocamente legati da un intreccio di mercato che ha dell’incredibile. È già noto l’interesse della Juve per il tecnico salentino, già protagonsita di tre scudetti consecutivi alla guida della Vecchia Signora tra il 2011 e il 2014. Il nuovo corso istituzionale bianconero potrebbe, come di vocifera da più parti, portare ad una sorta di restaurazione. Restituendo una figura bianconera storica alla tifoseria più numerosa d’Italia. Che ne sarebbe allora di Allegri? E chi prenderebbe il posto di Conte sulla panchina degli Spurs? Lo scenario è clamoroso.

Il triangolo Conte-Allegri-Mancini

Max Allegri Calciomercato
Max Allegri © LaPresse

Alla guida del club londinese potrebbe arrivare proprio Roberto Mancini, uno che la Premier la conosce molto bene avendo anche vinto uno storico titolo col Manchester City nel 2012. L’idea di tornare ad allenare una squadra di club si sposerebbe bene con i troppi dubbi che ancora aleggiano sulla sua figura di uomo in grado di risollevare le sorti della Nazionale dopo l’autentico disastro del 2022. E a chi affidarsi a quel punto per centrare l’obbligatoria qualificazione ai prossimi Mondiali del 2026?

La risposta dovrebbe ormai essere chiara: Massimiliano Allegri, ovviamente. Il consenso che ultimamente, e grazie anche ad una carriera che parla da sola, sta riscuotendo il tecnico toscano, lo mette in prima fila tra i papabili candidati alla bollente panchina Azzurra. L’intreccio è tutt’altro che facile, tante cose restano da definire. Ma se davvero si chiudesse il triangolo, assisteremmo ad un’autentica rivoluzione di valori tecnici ed aspettative.

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