TV PLAY | Paratici nel mirino: “Non agiva da solo”

Alimentato da nuove intercettazioni, continua a tenere banco il caso plusvalenze legato all’operato degli allora dirigenti della Juve

Prima le dimissioni di Andrea Agnelli e di gran parte del CdA. Poi le rivelazioni sulle possibili sanzioni alle persone fisiche coinvolte nell’inchiesta sulle plusvalenze. Poi le ipotesi sulle conseguenze a carico della Juve. Ed infine, ma la sensazione è che non sia ancora finita qui, il fiume di intrecettazioni che ha dischiuso un quadro a tinte fosche.

Fabio Paratici
Fabio Paratici © LaPresse

Insomma, non è certo un momento da ricordare per la Juve e per i suoi milioni di tifosi sparsi in Italia e in tutto il mondo. L’interpretazione che il giornalista de La Stampa Giuseppe Legato, intervenuto ai microfoni di TV PLAY su Twitch, ha dato dell’intera vicenda – con particolare focus sulla figura dell’ex Dg Fabio Paratici – lascia poco spazio all’immaginazione. E alle giustificazioni di sorta.

Il ‘libro nero’ di Paratici: le parole di Legato

Federico Cherubini
Federico Cherubini © LaPresse

Il libro nero di Paratici è un manoscritto redatto dall’attuale ds della Juve Cherubini e ritrovato dalla Guardia di Finanza nel suo ufficio. Un foglio bianco con una serie di appunti sull’operato di Paratici in cui viene sottolineato l’utilizzo eccessivo di plusvalenze artificiali fatto negli anni passati da Paratici. Entro pochissimo nel dettaglio, il tema plusvalenze è complesso, ma la Procura confida di poter dimostrare il dolo e il profilo soggettivo del reato. Il termine artificiale va a riscontrare la loro ipotesi d’accusa, se l’hai fatto apposta è reato e quindi falso in bilancio. Questa è la narrazione dei magistrati“, ha esordito.

Paratici deve rispondere del fatto di aver fatto una serie di operazioni che avrebbero alterato gli esercizi della Juventus. Questi scambi alla pari con altra società che permettono secondo la Juve di fare plusvalenza per la Procura sono permute. Il reato che prevede la pena più pesante è l’aggiotaggio, che è specchio comunque dell’alterazione del bilancio in modo artificioso. Dicendo che avevi un bilancio migliore di quanto era in realtà“, ha concluso.

 

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