L’europarlamentare ha commentato lo scandalo di Qatargate e ha suggerito alla Federazione Internazionale un netto cambio di rotta
Intervenuto nel corso della diretta streaming sul noto canale Twitch ‘TvPlay’, per conto di ‘calciomercato.it’, l’europarlamentare Ignazio Corrao non ha potuto resistere dal commentare l’assurda questione sollevata in seguito al coinvolgimento di alcuni suoi colleghi deputati del Parlamento Europeo nello scandalo del cosiddetto Qatargate.
“Ci sono una serie di figure e circostanze ancora da comprendere e analizzare a fondo. La prima cosa che ho pensato sulla vicenda Panzeri è che si potesse creare una serie tv sulla piattaforma Netflix. Lui aveva un rapporto privilegiato con il Marocco. Diversamente, il Qatar era leggermente defilato se non fosse per la storia dei Mondiali. Certo è che da qui a pensare alle borse piene di soldi ne deve passare di acqua sotto i ponti. Tutto questo è stato per noi anno shock, a Strasburgo si vedono facce cupe e disorientate. Le prese di posizione sul Qatar erano autentiche. C’è un filo che lega tutto e non mi sorprende che il Marocco si giochi la semifinale”, ha aperto Corrao.
La FIFA non ha scampo: sistema intricato da rivedere
“La FIFA è un’autocrazia”, ha poi continuato il politico. “Com’è possibile che non sia preceduto da una regolamentazione diversa soprattutto sull’assegnazione dei Mondiali? Vale per il Qatar come per la Russia. Perché la UEFA non ha spinto per una riforma della FIFA? Sono tutte domande legittime che prevedono risposte inquietanti. La Danimarca ha minacciato di uscire dalla Federazione, è un sistema che deve cambiare in toto”, ha quindi concluso Corrao.