Il calciomercato in Italia è molto cambiato negli ultimi anni e da molto tempo non si vedono grandi scoperte
Non c’è dubbio sul fatto che il mercato in Italia va a rilento rispetto ai mercati di Francia, Spagna, Inghilterra e Germania.
Non è un segreto che la situazione economico-finanziaria nel Bel Paese non sia delle migliori, soprattutto dopo la pandemia che ha bloccato i profitti per quasi due anni. Tuttavia le altre squadre in Europa hanno avuto gli stessi problemi, eppure i campionati esteri sono ricchi di giovani promesse e scommesse vinte a livello sportivo.
Spinosi: “In Italia manca coraggio”
Intervenuto ai microfoni di calciomercato.it sul canale TvPlay, l’agente Lodovico Spinosi ha fatto una panoramica sul calcio e, soprattutto, sul modo di fare calciomercato in Italia.
L’agente è stato interpellato su più fronti, cominciando da Fofana: “Il Chelsea ha preso Fofana a 8 milioni dal Molde, ma se noi non abbiamo la tempra e il coraggio di prendere un 2002 che gioca in Norvegia…non so che dire. Sfortunatamente dobbiamo cambiare il registro sul modo di lavorare e fare mercato. Squadre italiane su Fofana? Qualcuno c’era, avevano compreso bene che era un calciatore da acquistare. Però se non ci sono otto milioni per un attaccante… Mi viene detto dell’indice di liquidità, il fattore spalma debiti o ancora mi dicono di attendere giugno perché non c’è il budget adeguato: se ragioniamo così, non si arriva secondi sul giocatori, ma quindicesimi”.
Parole piuttosto pesanti quelle di Spinosi, che poi analizza il panorama italiano nello specifico: “Non avendo più la disponibilità di una volta. Se non abbiamo minimo di coraggio, lavorando sugli scout e assumendo dei rischi…In Italia ci sono club importanti, con bravi scout, ma il problema è quando bisogna definire le trattative. Manca coraggio. Se fossimo passati con la Macedonia e con il Portogallo, l’Italia avrebbe disputato il Mondiale con Bonucci e Chiellini in difesa. Per carità, stiamo parlando di due centrali che hanno fatto la nostra storia. Però, non saprei…vediamo la Francia, ha una squadra di tre rose. La Germania ha fallito al Mondiale, ma gioca con atleti classe 2003 e 2004. Vedo che lavorano in prospettiva rispetto a noi”.