Delusione Lautaro, il bicchiere è mezzo pieno: “Si è adattato bene”

Tra i campioni del mondo dell’Argentina figura ovviamente anche Lautaro Martinez, il bomber nerazzurro superato nelle gerarchie da Alvarez

Si può essere felici, anzi al settimo cielo, nonostante a livello personale il Mondiale sia stata una cocente delusione? Chiedetelo a Lautaro Martinez. Anzi, vi risparmiamo la fatica di chiederglielo: assolutamente sì. Il bomber nerazzurro, se le cose fossero andate male per l’Albiceleste, certamente sarebbe stato investito da un vortice di critiche. Ma l’Argentina ha vinto, e ora l’ultimo dei problemi è quello di prendersela col Toro.

Lautaro Martinez in azione
Lautaro Martinez © LaPresse

Per la verità, come ha sottolineato Fabrizio Biasin – il giornalista intervenuto in diretta su TVPlay, il canale Twitch di Calcimercato.it – l’attaccante il suo contributo l’ha anche dato. Soprattutto in finale. Certamente le copertine sono tutte per Sua Maestà Messi, per Emiliano Martinez, per Enzo Fernandez e per Juliàn Alvarez – già , proprio quello che gli ha soffiato il posto da titolare dalla seconda gara – ma per Lautaro c’è ancora motivo di sorridere.

Il Mondiale di Lautaro e il dualismo Messi-Mbappé: parla Biasin

Certamente per Lautaro non è stato un Mondiale positivo, perché è finito in panchina. Però secondo me è stato molto bravo a restare sul pezzo. Ha lasciato qualcosa, perchè sul terzo gol di Messi c’è anche il suo zampino. Ha vinto tante cose con l’Argentina, adesso è campione del mondo e ora starà sicuramente festeggiando. Non è il momento di pensare a queste cose. Al Mondiale ha fatto fatica, ma da quando è entrato lui che l’Argentina ha iniziato di nuovo a essere pericolosa, per lo meno in finale”.

Fabrizio Biasin
Fabrizio Biasin © LaPresse

Sulle emozioni regalate dalla finale e sui due mostri sacri che si sono contesi la coppa a suon di doppiette e triplette, l’opinione di Biasin è chiara: “Continuo a pensare che sia stata la finale più bella in assoluto. Qui è cambiato il calcio, ieri fino all’80° è stata una gara a senso unico e poi però, nell’ultima mezz’ora, tutti sono andati ad un livello diverso per superiorità, azioni e livello. Queste combinazioni ti fanno pensare che abbiamo vissuto una cosa rara e unica“.

La Francia è stata fuori dal campo, c’è stato tanto Mbappè ma per un tempo la Francia non è esistita per niente sul terreno di gioco. Parlo a livello psicologico, sia chiaro, perchè successivamente la capacità dei transalpini è stata quella di uscire da questa situazione. Messi stramerita tutto, ma per me Mbappè è già il più forte in assoluto, lui fa delle cose impressionanti. Messi ha sfruttato l’ultima occasione per arrivare sul tetto del mondo”.

 

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