Non si placano le indiscrezioni sul possibile futuro italiano di Rodrigo e Paul: il ritorno passa necessariamente da una condizione
Già ambìto da diverse squadre italiane, accostato alle stesse a causa di un rapporto non proprio idilliaco col suo tecnico Simeone – e anche per un rendimento che, almeno lo scorso anno, è stato inferiore alle aspettative – Rodrigo De Paul resta in orbita Serie A.
L’ottimo Mondiale disputato dall’ex Udinese – coronato poi dal trionfo finale con la sua Argentina– non ha fatto altro che rendere ancor più calde le piste che portano ad un suo ritorno nel massimo campionato. Passato ai Colchoneros quasi a prezzo di saldo nell’estate del 2021, quando le valutazioni di tutti erano scese a causa del Covid, il nativo di Sarandì è tornato a valere quei 40 milioni che il club madrileno ha sempre chiesto per il suo cartellino.
De Paul in Italia: le strade percorribili
Titolare di un ingaggio comunque non tra i più alti della rosa, ma in ogni caso impegntaivo per chiunque voglia avvicinarsi a lui, il centrocampista albiceleste può sperare di tornare in Italia già da gennaio solo se si intavolasse una trattativa basata su un prestito con diritto/ obbligo di riscatto. Nonostante sia risaputo che l’Atletico abbia bisogno di fare cassa con alcune cessioni, Simeone non lascerà andar via il suo giocatore per meno di 45 milioni. Che in questo momento, almeno in Serie A, nessuno può spendere per il sudamericano.
L’unica strada percorribile, dunque, può essere per ora solo quella del trasferimento temporaneo. In attesa che a giugno l’ipotetica società italiana in cui approderebbe De Paul a gennaio possa trovare un accordo per una permanenza definitiva. I rapporti tra il giocatore e la stessa tifoseria rojiblanca non sono poi dei migliori. A livello ambientale tutto lascerebbe pensare ad un arrivederci da consumare nel mercato invernale. Juve e Milan restano alla finestra per il possibile colpo in prestito.