Romelu Lukaku continua a deludere dopo il suo ritorno all’Inter: con Conte è stato al top, ma ora i nerazzurri pensano al bomber
Non finiscono le brutte notizie in casa Inter. La vittoria contro il Napoli aveva ridato entusiasmo a tutto l’ambiente nerazzurro in ottica Scudetto, ma Lukaku e compagni si sono fermati subito con il pari di Monza. Lo stesso attaccante belga, entrato nella ripresa, non è stato all’altezza della situazione con numerosi errori. Tanti controlli sbagliati per il centravanti dell’Inter, che è stato micidiale durante la gestione di Antonio Conte con il trionfo dello Scudetto. Poi il ritorno al Chelsea per poi pensare subito ai nerazzurri, ancora un volta, ma questa volta le cose non stanno andando nel verso giusto.
Così l’Inter starebbe pensando anche ad un nuovo bomber da affidare a Simone Inzaghi, infuriato anche per la direzione arbitrale di Sacchi. Per Lukaku anche tanti problemi fisici con l’attaccante belga deludente anche al Mondiale in Qatar. Finora il suo score in nerazzurro è di due gol all’attivo, uno in Serie A e l’altro in Champions League: il 2023 non è iniziato nel migliore dei modi. Sul taccuino della dirigenza nerazzurra ci sarebbe sempre il profilo dell’attaccante italiano, Gianluca Scamacca, che ha tentato la fortuna in Premier League sposando il progetto del West Ham. Finora per lui 3 gol in campionato e 2 in Conference League, ma non è così felice così a Londra. Così il centravanti romano potrebbe pensare anche di tornare in Serie A dopo l’exploit con la maglia del Sassuolo.
Inter, Scamacca il goleador del futuro
L’ad Beppe Marotta ci ha provato anche in passato a convincerlo insieme al suo amico di sempre, Davide Frattesi, che è rimasto ancora in maglia neroverde. Ora l’Inter ha bisogno di pensare al futuro per le prossime stagioni da protagonista anche in Champions League. Scamacca è un profilo italiano e molto interessante per puntare sempre più in alto essendo un classe 1999.
Al momento Lukaku non sembra dare garanzie visti i tanti errori commessi ed una condizione fisica che non è quella dei tempi di Antonio Conte con il preparatore atletico Pintus capace di tirarlo a lucido.