L’ex arbitro ha detto la sua su alcuni degli episodi arbitrali che hanno caratterizzato le passate giornate del campionato di Serie A, poi lancia l’appello di una riforma interna all’AIA
Ospite della trasmissione in diretta streaming per conto di ‘calciomercato.it’ sul canale Twitch ‘TvPlay‘, l’ex arbitro Luca Marella ha commentato alcuni degli episodi che hanno fatto molto parlare delle vicende arbitrali e della gestione VAR nelle ultime partite del campionato di Serie A.
“Nell’episodio di Monza–Inter, l’arbitro Sacchi ha fischiato un fallo inesistente. Lo sgambetto è stato di Izzo, credo sia stata una decisione troppo avventata e precipitosa. Dessers nell’episodio di Cremona va invece incontro ad un contrasto che non ha nulla a che vedere con un normale contatto di gioco perché sposta l’avversario e non guarda minimamente il pallone. Concettualmente è simile ad altri episodi, Ayroldi era lì a due passi“, ha dichiarato in prima battuta Marelli.
Quindi ha commentato così la prestazione dell’internazionale Simone Sozza: “La sua prestazione è da 8.50, ma persino da 8.75 se avesse gestito meglio le ammonizioni. La mia valutazione arbitrale è molto diversa da quella giornalistica, non saprei fare altrimenti“.
Marelli auspica ad una rivoluzione interna all’AIA
Quanto alla gerarchia dell’AIA e al funzionamento dell’organo arbitrale della Federazione Italiana, Marelli ha qualcosa da ridire e lancia un vero e proprio appello alla riforma.
“L’AIA ha bisogno di innovazione, è una struttura che è rimasta ancorata al passato. Forse agli anni novanta. Deve fare i conti con la realtà attuale, deve dare la possibilità di confrontarsi con gli arbitri per esser pionieri a livello europeo. Per com’è messa adesso non riuscirà mai ad evolversi. Continueremo a dare adito a leggende metropolitane, a non contrastare affermazioni gravi veicolate da persone che hanno credibilità e un pubblico vasto“, ha poi concluso.