Gli scontri tra tifosi di Napoli e Roma, avvenuti l’8 gennaio in autostrada, hanno ricevuto un provvedimento ministeriale che fa discutere
Dopo lo scontro tra ultras nella stazione di servizio nei pressi di Arezzo, il Ministro Piantedosi ha usato il pugno duro e punti entrambe le tifoserie con l’inibizione delle trasferte fino al 15 marzo.
Napoli e Roma non potranno pertanto contare sul supporto dei propri tifosi nelle sfide esterne sul territorio italiano, compresi gli incontri di Coppa Italia. La decisione del Ministro ha fatto scalpore soprattutto per l’applicazione di una giustizia sommaria che ha punito le intere tifoserie, anziché i circa 200 responsabili dei tafferugli.
Coppola: “Si poteva evitare”
L’avvocato Emilio Coppola, legale di alcuni gruppi della tifoseria napoletana, è intervenuto ai microfoni di calciomercato.it sul canale Tv Play.
La discussione era incentrata sui provvedimenti presi dal Ministro dell’Interno e sulla gestione dell’ordine pubblico da parte delle autorità competenti. Secondo Coppola tutto questo poteva essere evitato: “Leggo sulle carte che i tifosi del Napoli sono stati bloccati nella stazione di Badia al Pino dalla Polizia Stradale per permettere il deflusso dei romanisti. Se i romanisti erano indietro però, non sarebbe stato magari più logico bloccare loro? E’ chiara ed evidente quindi una falla nell’organizzazione che viene acuita dalle dichiarazioni del questore di Arezzo. Non sarebbe stato più logico fermare i romanisti e far procedere i napoletani verso Genova?”
Coppola inoltre ha annotato come la “sentenza” nei confronti dei tifosi napoletani sia stata troppo pesante: “E’ il classico “pannicello caldo”. La classica misura che dimostra per l’ennesima volta l’impossibilità di gestire situazione facilmente gestibili. Le quattro partite che i salernitani non potranno seguire che potevano essere vietate comunque visti i fatti dello scorso anno. Le due successive invece sono Empoli e Sassuolo nelle quali storicamente non risultano precedenti, quindi presumo che il divieto sia assolutamente punitivo soprattutto perché, è vero che ci sono precedenti, ma non era mai capitato che si vietasse alla tifoseria di una squadra in lotta per il titolo la possibilità di non avere i propri tifosi. Arriveremo a marzo con il Napoli che non ha potuto avere il sostegno dei tifosi, penso sia ingiusto anche alla luce di ciò che sta emergendo nelle ultime ore”.