La Juventus deve decidere il futuro di Dusan Vlahovic che ha fino ad ora deluso: spunta un clamoroso scambio
La recente sconfitta al ‘Diego Maradona’ contro il Napoli capolista ha lasciato l’amaro in bocca e riportato tante incertezze nella Juventus di Massimiliano Allegri.
I bianconeri, dopo aver iniziato con enormi difficoltà la stagione, hanno messo a segno una rimonta encomiabile fino all’attuale terzo posto in Serie A. Adesso, però, verranno settimane complicate che decreteranno l’operato di Allegri ed il futuro del progetto bianconero che sta mutando, giorno dopo giorno. La rivoluzione ai piani alti proseguirà fino alla squadra, con un nome su tutti che potrebbe dire addio per portare nelle casse societarie denaro fresco. Si tratta di Dusan Vlahovic, rallentato dalla pubalgia e mai veramente integrato nel gioco di Allegri in questa stagione. Ecco quindi che il centravanti serbo, arrivato esattamente un anno fa dalla Fiorentina per poco più di 80 milioni di euro, potrebbe cedere alle lusinghe di un grande ex bianconero e cambiare aria, la prossima estate. Si tratta di Antonio Conte che dovrebbe rimanere alla guida del Tottenham e proverebbe a imbastire una trattativa con la sua vecchia società per regalarsi Vlahovic. Gli ‘Spurs’ perderanno con ogni probabilità Harry Kane, in scadenza nel 2024, ed il serbo viene considerato il perfetto erede del centravanti della nazionale inglese.
Conte punta Vlahovic: scambio e cash
Valutato 100-110 milioni dalla ‘Vecchia Signora’, per tentare di convincere la dirigenza bianconera Conte arriverebbe a formulare una proposta importante.
Il cartellino di Japhet Tanganga, centrale già accostato alla squadra torinese e valutato intorno ai 30 milioni di euro. Ma non solo. Perché la società londinese metterebbe sul piatto anche un ricco conguaglio cash di 50 milioni di euro. Offerta importante ma considerata ancora sufficiente dalla Juventus che chiederebbe un indennizzo decisamente più alto oltre alla firma del centrale inglese. Intanto, però, Vlahovic resta tra le possibili grandi uscite: a giugno l’addio è tutt’altro che utopistico.