Milan flop, c’è una nota dolente: sentenza in diretta

Il Milan cade rovinosamente anche in Supercoppa contro l’Inter e spunta fuori la nota dolente della rosa di Pioli: sentenza in diretta

Fatica a rialzarsi il Milan e nel derby di Coppa Italia subisce un pesante KO contro l’Inter per 3-0. Una sconfitta che ridimensiona sicuramente le ambizioni rossonere dopo che nelle ultime settimane anche la corsa scudetto era scappata fuori portata con un Napoli inarrestabile.

Stefano Pioli, allenatore del Milan ©LaPresse

Ai microfoni di Calciomercato.it in onda sul canale Twitch di Tv Play, il giornalista Rudy Galetti spiega: “Le ultime partite non facevano ben sperare. Mi aggrappavo ai primi 85 minuti con la Roma. Anche a Salerno il Milan ha fatto fatica. Malissimo a Lecce e non ne riparliamo ieri. Stanno accadendo un insieme di cose al Milan, sicuramente non c’è più quella cattiveria fin dal primo minuto. L’assenza di Maignan pesa, Tomori alza la voce in modo non propositivo con Tatarusanu. Secondo me ci vuole autocritica per capire cosa non sta funzionando”.

Milan, Galetti sul futuro di De Ketelaere e Pioli: svelata la verità

Galetti si sofferma in particolare sul futuro di Stefano Pioli e sulle possibilità che possa lasciare il Milan: “Ipotesi poco probabile che Pioli non sia più l’allenatore del Milan. Nessuno pensava lasciasse tanti punti a gennaio. Ovviamente se questi risultati dovrebbero protrarsi le cose andrebbero diversamente. Questo è un momento poco felice”.

De Ketelaere ©LaPresse

Sulla rosa rossonera arrivano diverse critiche: “De Ketelaere è una nota dolente. Quando cui si sposa il progetto del Milan il primo anno bisogna darlo. Penso anche a Leao e Tonali il primo anno, un giudizio si può darlo dall’anno prossimo. Se spendi una cifra del genere e vedere che quel calciatore non ti aiuta fa male. L’errore più grande credo sia stato non affondare per Enzo Fernandez. Magari anche Origi è stata fino a questo momento una scommessa non fortunata. La scelta azzardata è stata non dare altri ricambi a Pioli”. Poi continua: “Mancano i rincalzi. Leao, Giroud e Theo Hernandez sono un po’ svuotati, Tomori è distratto. Quando i calciatori che hanno vinto lo scudetto vengono meno, devono uscire i rincalzi dalla panchina che ti danno una marcia in più”.

Gestione cookie