Dall’estensione dell’inibizione in chiave internazionale alle lamentele relative al costo spropositato per un affare passato, il direttore sportivo del Tottenham è sotto accusa da più fronti
Come buona parte della vecchia dirigenza della Juventus, anche l’ex direttore sportivo Fabio Paratici ha subito una pesante inibizione da parte della Procura Federale a seguito degli sconvolgenti illeciti che hanno coinvolto il sodalizio bianconero su numerose operazioni di mercato del passato.
Nello specifico, Paratici dovrà scontare 30 mesi senza possibilità di riduzione della pena. Ma la questione potrebbe non finire qui, perché sarebbe pronta un’estensione della giurisdizione anche al di fuori del territorio italiano fino all’Inghilterra. Ad essere penalizzato potrebbe dunque essere il Tottenham, con cui il d.s. è attualmente sotto contratto. Il club inglese potrebbe persino pensare di operare una rescissione immediata, al fine di liberare spazio ai servizi di un eventuale sostituto.
Romero pagato più del dovuto: il Tottenham contesta Paratici
Nel frattempo, però, gli ‘Spurs’ sarebbero venuti a conoscenza di essere stati ‘raggirati’ in una delle operazioni su cui Paratici ha messo mano. Si tratta di quella relativa al trasferimento di Cristian Romero, ex difensore centrale di proprietà della Juventus e girato in prestito all’Atalanta nel corso della stagione 2020/2021. A riportarlo è l’edizione odierna del ‘Daily Mail’.
Il calciatore è quindi passato a titolo definitivo al club bergamasco a seguito del riscatto, prima di essere ceduto nuovamente al Tottenham per circa 48 milioni di euro. Una cifra che starebbe adesso stretta alla presidenza londinese, perché reputata ben più alta di quella inizialmente stimata. La contestazione perdurerà e ci si potrebbe aspettare qualche altra azione nei confronti di Paratici, ma nel frattempo sarà compito del tecnico Antonio Conte continuare con l’opera di maturazione del difensore centrale protagonista con l’Argentina al Campionato del Mondo.