La ‘forzata’ rivoluzione nerazzurra passa dall’addio dei due big, che potrebbero essere rimpiazzati da due prospetti di grande speranze
Se per uno, Stefan de Vrij, l’addio al termine della stagione 2022/23 è stata in qualche modo messa in preventivo – sia per le ‘abitudini’ del calciatore, che già si era liberato a zero dalla Lazio nel 2018, sia per il perenne interesse mostrato nei suoi confronti da alcuni club di Premier – la cessione di Milan Skriniar porta con sè tanto rammarico. Le cose sarebbero certamente potute andare in modo diverso, ma ormai il calcatore slovacco avrebbe fatto la sua scelta.
Ormai è chiaro a tutti che l’ex Sampdoria non rinnoverà il suo contratto in scadenza. Altro ora è capire se andrà via a gennaio – ‘danneggiando’ l’Inter sul piano tecnico ma consentendo a Marotta di incassare un indennizzo – oppure a fine stagione. Garantendo gli impegni di campo agli ordini di Simone Inzaghi ma non consentendo al club di incassare alcunchè dalla sua partenza.
Rivoluzione Inter: fuori due, ecco gli eredi
Sia come sia, è praticamente certo che dal prossimo 1 luglio l’olandese e lo slovacco non faranno più parte della rosa nerazzurra. L’abile dirigente meneghino è da tempo al lavoro a caccia dei sostituti di due colonne della retrguardia di Inzaghi. La ricerca si fa sempre più fitta anche in relazione alla spinosa questione Bastoni. Un altro che, oltre ad avere un grande mercato, non ha ancora trovato la quadra per il prolungamento dell’accordo in scadenza a giugno 2024.
Nel mirino della soicietà milanese sono finiti da tempo Giorgio Scalvini, promettentissimo centrale difensivo classe 2003 protagonista di un’ottima stagione in maglia Atalanta, ed Evan Ndicka, 23enne francese in forza all’Eintracht Francoforte. Entrambi i profili sono già richiestissimi sul mercato, con Juventus e Milan – ma anche il Napoli ha fatto i suoi sondaggi – pronti a portare l’assalto. Per non parlare dei club stranieri poi, che fanno la fila per i due. L’orobico è una sorta di enfant prodige: l’Atalanta già chiede 40 milioni per il suo cartellino. Il transalpino fa gola invece anche per il suo prossimo, imminente, status di giocatore svincolato. Già, proprio come Skriniar e de Vrij…