Il tecnico della squadra dominatrice della prima parte di stagione monitora con attenzione quanto accade dalle parti di Appiano
Napoli pigliatutto. Non solo in Italia, ma anche – fino a che si è giocata la Champions League – anche in Europa. La formazione di Luciano Spalletti ha messo una seria ipoteca sulla conquista del campionato, potendo vantare un vantaggio di 12 punti sulla seconda classificata e di 13 sulle terze. Uno scenario mai verificatosi, al giro di boa, dall’era dei tre punti a vittoria.
La strategia del club partenopeo -agli occhi di molti, prima dell’inizio della stagione, quasi suicida – sta pagando dividendi altissimi. De Laurentiis e Giuntoli hanno abbassato del 70% il monte ingaggi, costruendo nel frattempo una squadra che sta battendo un record dietro l’altro. La linea verde e non troppo costosa rappresentata dai vari Kim, Kvaratskhelia, Raspadori e chi più ne ha più ne metta, è ormai diventata fonte d’ispirazione per altre società. La credibilità del club azzurro è tale che ora la dirigenza del Napoli può permettersi il lusso anche di ‘disturbare’ la Juve sul possibile colpo Jorginho. E di guardare a casa Inter per un affare che avrebbe del clamoroso.
Spalletti non esclude il colpo Brozovic
Sono passati ormai anni da quando l’Ad Marotta, praticamente appena insediatosi all’Inter, diede il benservito a Spalletti, che aveva raggiunto gli obiettivi prefissati, per far arrivare a Milano Antonio Conte. Una mossa che non è mai andata giù al tecnico di Certaldo, che dopo diverse stagioni ha ora la possibilità di ‘vendicarsi’ in senso sportivo. Approfittando della delicata situazione venutasi a creare con Marcelo Brozovic, che i nerazzurri volevano inserire in uno scambio con Kessié, l’allenatore toscano potrebbe clamorosamente inserirsi.
La questione è attentamente monitorata da Spalletti. Che fu primo a far emergere in tutta la sua qualità, nel ruolo di playmaker di centrocampo, il giocatore croato. La possibilità di indebolire ulteriormente una rivale diretta, che sarà tale anche nei prossimi anni, stimola non poco il tecnico dei partenopei. Che in un colpo solo ritroverebbe un suo vecchio pallino, giocando un brutto scherzo a chi lo mise da parte prima degli investimenti poi decisivi – oltre all’innegabile lavoro di Conte – per la conquista dello scudetto nerazzurro nel 2021.