“Un secondo di coraggio”: 120 milioni, Elkann nel mirino

L’analisi della grave situazione della Juventus, “teatro dell’assurdo” per Tony Damascelli, investe non soltanto la squadra sotto il piano prestazionale ma anche i piani alti di Exor

Dopo aver perso il vecchio Consiglio di Amministrazione per lo scandalo plusvalenze e aver accolto i nuovi membri, sulle cui spalle peserà una situazione finanziaria nient’affatto semplice da dover gestire, la Juventus ha ricevuto la pesante sanzione di 15 punti nella classifica del campionato di Serie A. Secondo alcuni, però, gli strascichi della cattiva gestione degli ultimi anni potrebbe avere ulteriori ripercussioni sul destino del club, col rischio di incappare nel pericolo retrocessione.

Allegri e la Juventus, tutto da rifare
Massimiliano Allegri – calciomercatoweb.it

Questo malcontento generale ha investito anche la squadra allenata da Massimiliano Allegri, reduce da risultati deludenti in campionato e qualche piccolo contentino nelle coppe minori. Come scritto dal collega Tony Damascelli sulle pagine de ‘Il Giornale’, il tecnico bianconero è adesso un uomo solo con in mano un gruppo di giocatori privi dello spirito vincente. Una prerogativa indispensabile per un club che fonda il proprio status proprio su questa peculiare caratteristica, come diceva anni addietro Boniperti.

“Paredes e Di Maria turisti indisponenti”, il duro attacco alla Juve

Secondo il giornalista i due Campioni del Mondo, Leandro Paredes e Angel Di Maria, sono “turisti strapagati e indisponenti” mentre l’invito a John Elkann, patron di Exor, è quello di ripensare al versamento da 120 milioni di euro nelle casse della Fiorentina con riferimento anche all’operazione Vlahovic.

Agnelli e Allegri, Juve allo sbando
L’ex presidente della Juventus, Andrea Agnelli, in compagnia di Massimiliano Allegri – calciomercatoweb.it

La piccola vittoria ai danni della Lazio in Coppa Italia risulta essere una magrissima consolazione, mentre il vero trend va invertito in campionato. Per scongiurare il rischio di ritrovarsi ancor più con le spalle al muro nella parte bassa della classifica, con le piccole realtà del nostro campionato tutte lì racchiuse in un fazzoletto di punti su cui anche la Juventus ha scritto il proprio nome sopra.

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