L’attuale designatore della Serie A e della B sembra essere l’unico candidato alla presidenza dell’AIA, rimasta vacante
Prima lo scandalo Rosario D’Onofrio, con l’arresto del capo della Procura dell’AIA. Poi le dimissioni di Alfredo Trentalange, l’ex fischiatto torinese già a capo della presidenza della stessa istituzione a capo degli arbitri. E, infine, il commissariamento, che ha lasciato vacante la poltrina più importante. È insomma tempo di rivoluzioni per la classe arbitrale.
Al momento l’unico candidato credibile alla successione di Trentalange appare essere Gianluca Rocchi, che già ricopre la carica di designatore unico per le gare di Serie A e Serie B. Quella che sembra essere una corsa solitaria dell’ex fischietto di Firenze è vista di buon occhio da Claudio Gavillucci, l’ex direttore di gara intervenuto in diretta su TVPlay, il canale Twitch di Calciomercato.it.
“Rocchi candidato unico? Se fosse vero sarei contento, sia per l’associazione che per tutti gli appassionati di questo sport. Rocchi è una figura di livello, è una persona che potrebbe far fare il cambio di passo di cui l’AIA necessita: un’istituzione indirizzata verso l’apertura, verso chi vuole cambiare qualcosa dal mondo arbitrale. Guardate come è stata ben gestita la comunicazione dopo errori gravi come per Spezia-Lazio o Juventus-Salernitana, con ammissioni immediate di un errore. Ci sono tanti indizi che conducono a Rocchi, sarebbe una bella cosa“, ha esordito.
“Vro è che sarebbe sempre meglio avere un’alternativa, ma la cosa va contestualizzata. Si arriva da un commissariamento di fatto, dando mandato al vicepresidente di andare ad elezioni. Quindi è un momento di pura emergenza. Rocchi o chi per lui sarebbe in carica per poco, secondo me. I vari Collina, Rosetti e Rizzoli sono capo della FIFA, della UEFA e della CONCACAF in America: c’è quindi anche carenza di figure autorevoli. Io sono sempre stato perchè il presidente dell’AIA non fpsse il miglior arbitro in carriera, ma il miglior manager. Per quanto riguarda Juventus- Salernitana non giustifico l’errore dell’assistente, ma quanto spiegato dall’AIA è la realtà dei fatti, perchè il VAR non aveva le immagini per correggere l’assistente. Auspico che chiunque dovesse essere il presidente dell’AIA possa rendere autonoma al 100% dalla Federazione, perché i giudici devono essere indipendenti nelle loro decisioni“, ha conlcuso.
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