Sempre numerose le indiscrezioni sul possibile addio di Pogba e Di Maria a fine anno: aumentano le speranze di permanenza
Nella tormentata e travagliata stagione della Juve, non si placano le voci di mercato sul futuro di quei giocatori che, sebbene arrivati a parametro zero, erano stati presi per vincere subito. Nel qui-ed-ora. E che invece, a causa di varie vicissitudini, non ultime la penalizzazione in classifica e gli infortuni, non potranno portare la Juve a trionfare in Italia.
Parliamo ovviamente di Paul Pogba e Angel Di Maria, due dei talenti più preziosi dell’intera rosa bianconera. Il primo deve ancora disputare una gara ufficiale dal giorno del suo ritorno in maglia bianconera; l’altro ha disputato poche grae, mostrando però quasi sempre tutta la sua classe quando impiegato dal tecnico Allegri. Sul futuro alla Juve dei due assi si è espresso il giornalista Marco Guidi, intervenuto in diretta ai microfoni di TVPlay, il canale Twitch di Calciomercato.it.
Pogba e Di Maria, quale futuro?
“Con tuttta probabilità Pogba rientrerà contro il Nantes. Sicuramente non torna con la Fiorentina. Bisogna proseguire per gradi. È stato più volte pronosticato il suo rientro, contro la Salernitana e poi invece niente. Oggi si è arrivato in palestra. Si punta ad averlo giovedì. Se ogni volta che si pensa che rientri si fa male: forse meglio non dire niente“, ha esordito il giornalista. “Il suo addio è molto complicato. Ha smentito anche la società. Difficile non tanto per la volontà della Juventus ma del calciatore. Ha un quadriennale a cifre importanti. Per rescindere un contratto così lungo servono parecchi soldi. Se il contratto di quattro anni ti dà diritto al decreto crescita dovrai dare al calciatore una cifra sui tre anni, e puoi anche metterti d’accordo. Ma devi dare soldi al fisco per il decreto crescita che a quel punto non puoi sfruttare. Pogba dovrebbe rinunciare a tutti i soldi della buonuscita, e non mi sembra una strada credibile. Poi Paul avrà orgoglio e sarà spronato“.
“Di Maria è invece un grosso punto interrogativo. Sta molto bene a Torino, e l’ha detto anche ai compagni. Anche la moglie si trova bene. Dipende molto anche da come si sviluppano le questioni giudiziarie dei bianconeri. Se la Juve resterà senza coppe bisogna capire che investimenti vuole fare. Non è detto che una Juve senza coppie voglia confermarlo. Tridente di Maria-Vlahovic-Chiesa? Se tutti e tre stanno bene, è su questo tridente che si deve puntare“, ha concluso.