L’ex arbitro, Mario Mazzoleni, è intervenuto ai microfoni di calciomercato.it nella trasmissione in onda su TvPlay.
L’ex direttore di gara, Mario Mazzoleni, è intervenuto ai microfoni di calciomercato.it nella trasmissione in onda su TvPlay, toccando svariati argomenti.
Mazzoleni ha detto la sua sulla situazione legata al Barcellona, dichiarando che “quello che è successo a Barcellona? C’è chi sta peggio di noi…io pensavo fossimo messi male, e invece ho scoperto che in Spagna stanno peggio di noi. Abbiamo scoperto ad inizio anno di avere un responsabile della procura arbitrale che si occupava di tutt’altro tranne che di procura arbitrale, ed è stato anche questo arrestato con qualche chilogrammo di droga in macchina. Ovviamente un terremoto abbattuto, giustamente, sull’associazione arbitri, che non poteva e non doveva non sapere di queste cose. Però adesso di fronte a quello che ho letto di questi giorni a Barcellona penso che sia una cosa da dilettanti. Metti a capo di una procura arbitrale, non un ruolo da poco, una persona e hai il dovere di accertarti. Non possono far credere che il tutto avvenga con un’auto certificazione dove uno attesa che non ha mai avuto precedenti penali. Questo di precedenti penali ne aveva avuto anche qualche annetto fa. In un ambiente piccolo come quello dell’AIA…l’ambiente deve essere credibile. Interessano poco società e bilanci…la società italiana arbitri deve essere al di sopra delle parti e credibile”.
Sempre sui blaugrana, l’ex arbitro ha parlato anche dei campionati che potrebbero essere irregolari, aggiungendo che “se si può escludere che siano falsati i campionati del Barcellona? Direi di no. Se sono stati regolari non lo potremo sapere mai. Scevri da ogni sospetto no. C’è un sospetto più che legittimo. La gravità sta nel fatto che li i soldi sono stati percepiti, diventa un reato anche dal punto di vista penale immagino. Mentre in Italia le due cose erano scollegate. Il capo della procura degli arbitri non ha percepito soldi legati all’ambiente arbitrale, sportivo, calcistico. Faceva un qualcosa che nulla centrava con il calcio ma che certamente ha leso l’immagine dell’AIA. Ma sono scollegate. Un conto è prendere soldi dalla società sportiva, diverso è occuparsi del commercio di sostanze stupefacenti”.
Oltre alla questione legata al Barcellona, l’ex arbitro Mario Mazzoleni ha toccato svariati argomenti, tra cui le proprie dimissioni.
A tal proposito, Mazzoleni, ha dichiarato che “non ho mai legato la mia dismissione alla persona di Lotito. Mai avrete sentito dalla mia bocca parlare di lui. Parlai del disegnatore in quegli anni, e lamentai un condizionamento che subivamo in quell’occasione, pagato poi a caro prezzo a fine campionato. Lungi da me pensare che il colpevole fosse Lotito”.
Infine ha parlato anche dei tifosi, ritenuti da Mazzoleni la parte più pulita del calcio. L’ex arbitro, infatti, ha affermato che “quando mi chiedono su cosa succede e sul calcio di oggi non so cosa rispondere. Ammiro i tifosi che vedo passare e andare in curva. Sono l’unica parte pulita dello sport, al di là di qualche scazzottata ogni tanto. I tifosi sono la parte più pulita del calcio. Lo fanno senza interesse economico. L’unica parte del calcio mossa dalla passione. Molti presidenti dovrebbero prendere esempio”.
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