Possibili altre penalizzazioni in Serie A e in B: la Procura di Torino ha inviato gli atti che riguardano altre sei società
Il 20 gennaio scorso la Corte Federale d’Appello ha sanzionato la Juve con una penalizzazione di 15 punti da scontare nel campionato in corso. Nell’attesa che il Collegio di Garanzia del CONI possa pronunciarsi sul ricorso avanzato dalla società piemontese, il club aspetta di conoscere se effettivamente verrà giudicata anche per l’altro filone d’inchiesta. Quello che riguarda il mancato blocco stipendi sotto pandemia, nell’aprile del 2020.
Intervenuto in diretta su TVPlay, il canale Twitch di Calciomercato.it, il giornalista Marco Bardesono ha svelato nuovi possibii sviluppi dell’inchiesta Prisma. L’indagine si starebbe allargando a macchia d’olio: altre sei società – che allo stato attuale sarebbero cinque di A e una di B – rischierebbero di essere trascinate nel vortice delle possibili penalizzazioni. Che come sono toccate alla Juve, potrebbero ora essere comminate anche a loro.
Inchiesta Prisma, le rivelazioni di Bardesono
“Vedremo se Ronaldo verrà. Se fosse dovrebbe essere il 17 di marzo, ovvero 10 giorni prima dell’udienza. C’è un’altra notizia che uscirà domani, che riguarda altre sei società di calcio a cui la Procura di Torino oggi ha inviato gli atti. Avevamo già scritto tempo fa che gli atti sarebbero stati trasmessi alle Procure competenti. Quindi non si tratta di una novità assoluta. Le suddette procure, tra stasera e domani, riceveranno quindi gli atti e dovranno indagare sulla base degli atti dei magistrati di Torino“, ha dichariato il giornalista.
Spiegando successivamente che la Procura di Torino non potrà occuparsi degli altri club in questione per ragioni di competenza territoriale, Bardesono ha aggiunto: “Per la Procura di Torino ci sono delle notizie di reato. Però non può procedere direttamente, e quindi demanda il compito alle altre procure competenti“. Le nuove società coinvolte sarebbero Atalanta, Udinese, Bologna, Cagliari, Sassuolo e Sampdoria. All’orizzonte spunta dunque, sempre più concreta, la possibilità che la classifica del campionato di Serie A possa esser ancora una volta sconvolta dall’intervento della giustizia ordinaria e di quella sportiva.