Thiago Motta è il principale nome indiziato per il post Inzaghi all’Inter. Ecco come mai potrebbe essere la figura ideale per sostituirlo
Sono tutti a conoscenza della probabile sostituzione di Motta a Inzaghi. Il fatto che sia lui uno dei principali indiziati ha incuriosito i tifosi. Oltre ad aver inevitabilmente causato una divisione di opinioni che in questi casi va sempre messa in conto.
Prima di procedere è bene delineare un breve excursus sul vissuto professionistico dell’ex giocatore dei nerazzurri. Oltre ad aver anche vestito, da giocatore, la maglia del Paris. Subito dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, come spesso accade, ha deciso di allenare.
Nel 2018 ha iniziato ad allenare proprio nella capitale francese, a livello giovanile. Dopo aver ottenuto la qualifica apposita dalla UEFA, sotto l’ilarità generale per via del suo percorso di studi, ha dimostrato immediatamente di avere in realtà tanto da dire.
E tanto da dare, soprattutto. In termini di risultati è riuscito a togliersi delle soddisfazioni degne di nota nel giro di poco tempo. La prima traccia utile di questo “successo” personale deriva da una prolifica salvezza ottenuta con lo Spezia.
Cancellando così il tonfo fatto a Genova, sponda rossoblu.
Riuscendo addirittura a fare punti in terreni notoriamente difficili per chiunque. Parlando ovviamente dell’Italia. Nonostante la salvezza sia arrivata in maniera piuttosto leggera, la risoluzione è stato lo scenario che ha accompagnato Motta alla porta di uscita.
Successivamente è arrivato poi il turno dei felsinei. Il Bologna lo ha accolto nella propria dimora con grande entusiasmo, e lui ha ricambiato a suon di punti e prestazioni convincenti. Da sottolineare, per esempio, la vittoria arrivata contro l’Inter.
Si è mormorato di un suo possibile approdo proprio a Milano, sponda nerazzurra. Ma sarebbe pronto per una panchina così prestigiosa? Se lo sono chiesto in tanti.
Thiago Motta per il post Inzaghi: perché sì e perché no
I principali media, italiani e non, parlano di Thiago Motta come potenziale sostituto di Simone Inzaghi. Se le cose all’Inter dovessero andare male, la società nerazzurra potrebbe puntare su di lui per il futuro.
Generalmente l’ex giocatore dei nerazzurri ama imbastire le sue azioni partendo dalla difesa. Cosa che in una retroguardia dai piedi buoni come quella dell’Inter gli potrebbe riuscire molto bene.
La sua filosofia tattica potrebbe dunque adattarsi bene all’organico interista. L’unico dubbio riguarda per l’appunto la sua poca esperienza, e da qui è doveroso partire da quanto detto prima: è pronto per il grande salto? Ai posteri l’ardua sentenza.