Possibile ribaltone in vista sulle panchine delle due squadre meneghine: sarà decisiva la qualificazione alla prossima Champions League
Quelli che avevano profetizzato una stagione all’insegna del rinnovato duello tra Milan ed Inter per la conquista dello scudetto – dopo il testa a testa dello scorso anno – sono rimasti oltremodo delusi. Al di là dello starordinario cammino del Napoli schiacciasassi, le due milanesi, ed in buona parte anche la Juve – al netto della penalizzazione in classifica – non hanno mantenuto le attese.
Le compagini allenate da Stefano Pioli e Simone Inzaghi sono infatti lontane anni luce dalla capolista, ma non solo: anche lo stesso piazzamento Champions – dato in quache modo per scontato ad inizio anno – appare in pericolo. Inutile sottolineare gli effetti devastanti che una mancata entrata nell’Europa che conta provocherebbe nei progetti delle due società. In siffatta situazione a rischiare sono ovviamente i rispettivi tecnici. Già abbondantemente messi in discussione dalla piazza.
Inzaghi e Pioli rischiano grosso
I rossoneri hanno già conquistato l’accesso ai quarti di finale di Champions League, traguardo che mancava da ben 11 dalle parti di Milanello. In campionato però il Milan zoppica vistosamente, come dimostra il disastroso cammino nel girone di ritorno ed il misero punticino di vantaggio sul quinto posto, occupato dalla Roma. Proprio i giallorossi avranno anche l’opportunità di giocarsi lo scontro diretto col Diavolo tra le mura amiche, il 30 prossimo 30 aprile.
Se Atene piange, diceva il detto, Sparta non ride. Simone Inzaghi è letteralmente al centro di una bufera dopo l’ultima clamorosa sconfitta – addirittura l’ottava in campionato – della sua stagione. Nell’inferno del Do Dragao, nella serata di Champions di martedì contro il Porto, il tecnico piacentino si gioca una buona fetta di futuro. Un’eliminazione europea sarebbe probabilmente fatale per qualsivoglia discorso legato alla sua permanenza sulla panchina nerazzurra. Ma anche dovesse passare il turno, e nonostante la Supercoppa già messa in bacheca e una semifinale di Coppa Italia da disputare, quel che conterà sarà l’entrata tra le prime 4 i campionato. Una conditio sine qua non che rappresenta una vera e propria spada di Damocle per entrambi i tecnici delle squadre milanesi.