Un legame tra un genitore e la figlia che va oltre l’amore. Un calciatore ha rivelato la patologia che ha colpito la piccola.
L’annuncio è stato fatto tramite il profilo social del papà, un calciatore che milita nella Championship inglese. La realtà di questa famiglia è ancora più complessa, perché la patologia ha colpito più di un membro del nucleo familiare.
Il calciatore, 34 anni il prossimo 22 aprile, è in scadenza di contratto con il Wigan. Cresciuto nel Derry City, squadra della la sua città natale, il centrocampista irlandese in stagione ha segnato 3 gol e fornito 7 assist in Championship; due recite anche in Fa Cup. Parliamo di un pilastro della nazionale dell’Irlanda: 11 gol in ben 96 presenze.
Come leggiamo su portale-autismo.it, “l’autismo, o meglio denominato “disturbi dello spettro autistico“, è un disturbo del neuro-sviluppo che coinvolge principalmente linguaggio e comunicazione, interazione sociale, interessi ristretti, stereotipati e comportamenti ripetitivi”.
La prima volta che venne usato il termine autistico fu al principio del XX secolo, aggettivo associato ad una persona che presentava determinati sintomi. Solamente nel 1943 il termine autismo fu utilizzato in ambito diagnostico. Tornando al fatto che vi stiamo raccontando, James McClean, oggi ha rivelato di essere affetto da autismo, come la figlia Willow-Ivy.
Il centrocampista del Wigan McClean ha raccontato la sua storia mediante i social e questa in poco tempo è diventata virale. L’uomo ha spiegato come ha compreso di soffrire di questa malattia attraverso la figlia Willow, piccola di soli 4 anni. Una storia a dir poco incredibile.
Il calciatore ha svelato la sua storia, raccontando a tutti sui social e nello specifico su Instagram: “Come tutti sapete, mia figlia Willow-Ivy è autistica. Gli ultimi 4 anni mi hanno cambiato la vita nel modo più sorprendente, ma è stato anche molto difficile a volte, mentre suo papà la guarda superare tutti questi ostacoli che la vita le ha posto, imparando a gestire le sfide che affronta quotidianamente. Più Erin (la moglie, ndr) e io apprendevamo sull’autismo, più abbiamo iniziato a capito che ero molto simile a Willow più di quanto pensassimo. Vedo tante cose in lei che vedo anche in me stesso”.
“Così ho deciso di andare a fare un apposito esame (Asd, ndr). È stato un viaggio e ora avendo una diagnosi certa, sento che è arrivato il momento di condividerlo, visto anche il periodo (la settimana dal 30 marzo al 5 aprile è dedicata alla ricerca e alla sensibilizzazione dei Disturbi dello Spettro Autistico, ndr). Ho riflettuto per un po’ di tempo se renderlo pubblico e condividerlo, come ho fatto per Willow-Ivy, per farle sapere che capisco e che essere autistico non deve mai impedirle di raggiungere i suoi obiettivi e sogni. La bimba di papà”, ha concluso il coraggioso centrocampista di Derry.
Una carriera tutta in chiave irlandese quella di James McClean. Centrocampista che non ha mai lesinato sudore e fatica in campo, il mediano del Wigan già nel 2021 si era reso protagonista di un fatto a suo modo “straordinario”. Come racconta gazzetta.it, dopo aver giocato 7 partite con la maglia dell’Under 21 nordirlandese, cambiò il suo destino e accettò la convocazione per gli Europei che arrivò dall’Irlanda. A convincerlo fu Giovanni Trapattoni, tecnico all’epoca della selezione.
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