I tifosi della Juventus si sentono sotto attacco. Il rischio di non giocare la Champions cresce giorno dopo giorno.
A prescindere dall’apparente tranquillità paventata dal club, la situazione in casa Juventus appare molto delicata. Non c’è solo il fronte della giustizia sportiva italiana a spaventare, il pericolo infatti potrebbe arrivare da un ormai ex amico dell’ex presidente bianconero, Andrea Agnelli.
Il 19 aprile la Vecchia Signora è attesa al primo verdetto definitivo sulle plusvalenze fittizie. Da quella data in poi, ogni giorno sarà buono acché il Collegio di Garanzia si pronunci sul ricorso della Juventus contro la penalizzazione di 15 punti inflitta dalla Corte d’Appello Federale lo scorso 20 gennaio. Anche in caso di vittoria dei legali bianconeri, la battaglia Champions sarebbe solo all’inizio.
Le ultime giornate di campionato hanno dimostrato che la Juve può lottare per l’Europa nonostante la penalizzazione. La cavalcata della squadra di Massimiliano Allegri è certamente apprezzabile, ma tale sforzo potrebbe risultare inutile laddove anche la giustizia europea decidesse di affondare il colpo.
Juventus: ecco perché la rincorsa Champions potrebbe essere vanificata
Detto che oltre all’inchiesta penale Prisma, a rovinare la Juventus in modo sensibile potrebbe essere il filone delle scritture private – il procuratore federale Giuseppe Chiné a breve chiuderà la fase preliminare – alla Continassa temono che ad escludere il club dalla Champions possa essere la Uefa. A incidere sulle decisoni del massimo organismo calcistico europeo, anche una vecchia storiaccia, quella della Superlega. Il presidente Uefa, Alexander Ceferin, il 3 aprile scorso, ha rincarato la dose su tre club promotori della Superlega, Barcellona, Real Madrid e Juventus. Tra le tante, l’ultima carezza ai bianconeri recitava come segue: “La storia della Juventus è finita come doveva finire, perché tutto era sbagliato”. Parole che riportano a quanto accadrà a giugno.
Come riferisce calciomercato.com, per quella data è attesa la sentenza della Corte Ue sulla Superlega. In passato, riporta il sito, l’Avvocato generale Athanasios Rantos aveva ammesso la possibilità di dare vita ad una Superlega, ma solo senza Champions. Quindi, in casa Juventus temono che quella pronuncia possa in qualche modo anticipare un’altra batosta firmata Uefa, ovvero Ceferin.
Il board della Continassa teme di essere escluso dalla Champions, anche perché, come riporta La Gazzetta dello Sport, quando da Nyon è arrivata la richiesta di una presa di distanze pubblica dal rilancio Superlega firmato da Andrea Agnelli nell’intervista al Telegraph, da Torino non è volato un fiato. Il rischio è che la Uefa si convinca che lo strappo tra la nuova dirigenza ed Andrea Agnelli non ci sia stato e l’esclusione dall’Europa tornerebbe un rischio concreto.