Zlatan Ibrahimovic è diventato il marcatore più anziano della Serie A e il suo futuro ha ancora molto da raccontare
Ibrahimovic non ha certo bisogno di presentazioni, sono i suoi 493 gol in carriera ed i suoi innumerevoli successi a parlare per lui. A sole 7 reti dalle 500 segnature lo svedese non ha certo intenzione di mollare proprio adesso e in questa stagione costellata di infortuni è riuscito ad andare a rete una sola volta, su calcio di rigore contro l’Udinese.
Cinque volte Campione d’Italia e premiato per ben 15 volte come calciatore dell’anno, Ibra ha militato praticamente in tutti i campionati più importanti e vinto quasi ovunque. A 41 anni può dare ancora del filo da torcere e in queste settimane si deciderà il suo futuro, alla ricerca di altri record personali.
Secondo le indiscrezioni raccolte da footmercato.net, il Milan avrebbe deciso di non rinnovare il contratto di Zlatan Ibrahimovic, in scadenza a giugno di quest’anno. Alla base della decisione ci sarebbero le condizioni fisiche precarie del talento svedese, che in quest’anno ha potuto disputare solamente 4 partite. Dopo l’operazione al ginocchio che lo ha tenuto lontano dai campi per mesi, Ibra ha avuto una ricaduta e non potrà disputare i quarti di finale di Champions League contro il Napoli di Spalletti.
Decisivo per la vittoria dello scudetto dello scorso anno con 27 presenze e 8 gol, Ibrahimovic non è riuscito a ripetersi in questa stagione. Il suo apporto però è stato importante anche dal punto di vista psicologico per tutto il gruppo rossonero, spesso guidato dalle sue direttive dentro e fuori dal campo. Passionale e a tratti anche un po’ irascibile, l’attaccante ex Inter e Juve deve fare i conti con il passare dell’età e con gli acciacchi ad essa legati.
Da quando è tornato al Milan, Ibrahimovic ha contribuito ai successi dei rossoneri con 34 gol e sicuramente è un calciatore entrato nella storia del club. Se andiamo ad aggiungere le stagioni 2010/11 e 2011/12 infatti, l’ammontare dei gol segnati tocca le 76 segnature tra tutte le competizioni. Maldini e Massara terranno sicuramente contro della sua importanza anche a livello gestionale, ma per ora il rinnovo non sembra realmente praticabile. Ibra potrebbe trovare sistemazione altrove durante l’estate o valutare se appendere gli scarpini al chiodo e intraprendere una carriera da dirigente. In questo caso non sarebbe da escludere una permanenza nello staff rossonero, ma la concentrazione per ora rimane sui quarti di Champions League.
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