La Juventus e la giustizia sportiva. Un capitolo con pagine sempre nuove. Un’esperto dà una triste notizia ai tifosi bianconeri.
Nella giornata di martedì, il procuratore federale Giuseppe Chiné, ha notificato alle parti l’avviso di conclusione indagini in merito alle scritture private e agli stipendi. Per la Juventus e i suoi tesserati il rischio concreto di un’altra batosta. In particolare, la Procura Figc ha contestato la violazione dell’articolo 4.1 del Codice di Giustizia Sportiva, quello inerente la lealtà sportiva. Sul tema, ai microfoni di TvPlay, è intervenuto un addetto ai lavori che conosce molto bene la materia.
Mario Stagliano, avvocato, fino al 2005 è stato vice capo della Procura Federale Figc. Conosce molto bene la giustizia sportiva, come ha dimostrato parlando a TvPlay. “Non conosco le carte dell’inchiesta e non posso dire cosa rischia la Juventus. Sono sorpreso che sia stato mosso solo l’articolo 4”, spiega il giurista. Il riferimento, probabilmente, è alla mancata contestazione dell’articolo 31, quello inerente la gestione economica della società, leggi presunto falso in bilancio.
L’avvocato Stagliano: “Alla Juventus andava contestato anche altro”
Il legale spiega come anche in Calciopoli, pur non contestando l’illecito sportivo, con la sola realtà sportiva Juve, Milan e, Lazio e Fiorentina vennero penalizzate, in primo grado. Stagliano poi ha una sua idea su come potrebbe andare a finire. Stagliano non usa giri di parole, dice che già la sentenza sul -15 della Corte D’Appello Federale era ”convincente”. “Se quello che sostiene la Procura federale dovesse essere accertato, la sanzione potrebbe essere davvero pesante. Anche la Serie B”, afferma.
Stagliano, che in Calciopoli rappresentava legalmente l’ex ds della Roma, Franco Baldini, si esprime anche sul possibile cavillo per annullare la pronuncia, in particolare su cosa accadrebbe se si dimostrasse che la Procura avesse indagato prima della data ufficiale. “Cadrebbe tutto perché non verrebbero rispettati i 30 giorni previsti dalla legge” conferma l’avvocato.
L’esperto di diritto sportivo poi torna su un annoso problema. Come stabilire il valore di un giocatore? E, in base a questa lacuna normativa, cosa può essere definito e cosa no “plusvalenza fittizia”? . Nel caso Juventus c’è la pistola fumante. In alcune intercettazioni si dice che quella operazione è stata messa a bilancio ad una cifra X solo per questioni di necessità”, spiega Stagliano, dando un’altra brutta notizia ai supporter della Vecchia Signora. Sulle plusvalenze la palla passa ora al Collegio di Garanzia. La Cassazione dello Sport si riunirà il 19 aprile, da quel giorno potremo sapere se la Juve riavrà, integralmente o parzialmente, i 15 punti di penalizzazione.