Francesco Totti, chiusura definitiva dopo appena un anno: è un flop. Clamoroso fallimento per un’importante attività dell’ex capitano della Roma
Da quando ha appeso gli scarpini al chiodo Francesco Totti è comunque rimasto in quello che da sempre è il suo habitat naturale, il mondo del calcio. Dall’autunno del 2017 alla primavera del 2019 l’ex numero dieci campione del mondo con la Nazionale nel 2006 è rimasto in qualità di dirigente e uomo immagine della Roma, come previsto dal complesso e articolato contratto che lo legava al club capitolino. Poi la rottura, sofferta e dolorosa, con la società giallorossa. Un momento di discontinuità per Totti che a stretto giro di posta decise di mettersi in proprio.
In questi quattro anni da libero professionista l’ex capitano giallorosso ha avviato e promosso svariate attività, dall’apertura di un’agenzia di scouting che sta avendo un discreto successo fino all’investimento confermato e ampliato nella sua scuola calcio, per chiudere con la più curiosa e piacevole scoperta di questi ultimi anni, il padel. Totti ha inoltre aperto nuove società di consulenza sempre facendo leva sulla sua straordinaria competenza.
Non tutte però hanno avuto un buon esito e uno sviluppo all’altezza delle attese. Una in particolare ha chiuso i battenti solamente un anno dopo la sua apertura. Stiamo parlando della Coach consulting srl, società messa in piedi da Totti insieme al procuratore e agente internazionale Pietro Chiodi che ambiva soprattutto a fornire assistenza di vario tipo agli allenatori curando anche la loro immagine sui media. Quest’agenzia non ha funzionato e nessuno degli addetti del settore ha richiesto le prestazioni di Totti e il suo team.
Un dato che testimonia il fallimento di quest’operazione. L’agenzia non ha ricevuto neanche un euro dopo quasi un anno di lavoro. Totti e Chiodi hanno dunque provveduto a chiudere la società con una liquidità sui conti inferiore ai 19 mila euro, cifra che a questo punto sarà divisa tra i soci in parti uguali.
Ma per una società che chiude ce ne sono molte altre la cui attività procede a gonfie vele. In primis quella legata alla cura e gestione dei campi da padel, poi quella già citata che si occupa di scovare giovani talenti gestendone il cartellino. Insomma, non sarà certo la chiusura di questa attività ad incidere sul futuro professionale dell’ex capitano della Roma.
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