In Serie B fa discutere quanto accaduto in uno dei due posticipi domenicali: la società di casa pensa al ricorso
Succede di tutto. Il campionato cadetto, mai come quest’anno, sta riservando colpi di scena uno dietro l’altro. Da formazioni partite con determinati obiettivi e che ora invece si trovano a dover lottare per la retrocessione (leggi Brescia), ad altre che hanno avuto un crollo clamoroso negli ultimi mesi (vedi la Reggina di Pippo Inzaghi), fino ad altre ancora che sono talmente altalenanti da non capire quale sia l’obiettivo reale, la Serie B è una centrifuga di emozioni.
Tra imprese sportive, rimonte, delusioni e sorprese, capita anche che un rigore possa essere assegnato grazie all’aiuto involontario…dell’arbitro. È accaduto durante Pisa-Bari, uno dei match di cartello della 34esima giornata. Col punteggio sull’1-1 per effetto dei gol di Torregrossa al 18′ per i nerazzurri, e di Sebastiano Esposito al 36′ per i pugliesi – e col Pisa ridotto in 10 per il rosso a Nagy al 13′ – l’arbitro Colombo si è eretto, suo malgrado, a protagonista dell’incontro.
Al 90′, col Bari in pressione alla ricerca del gol vittoria, il direttore di gara ha concesso un calcio di rigore ai Galletti dopo aver verificato l’episodio al VAR. Ma non è stata l’asseegnazione in sè del penalty a scatenare la reazione del club toscano a fine gara. Ricostruiamo quanto accaduto.
Pisa-Bari, D’Angelo shock: “La cosa grave è questa”
“C’è poco da dire, il regolamento è chiaro. Però quando abbiamo chiesto spiegazioni ci è stato detto che l’interpretazione è stata giusta. La cosa grave è questa. L’arbitro avrebbe dovuto interrompere il gioco. Non so se sarà possibile presentare ricorso. L’unica possibilità è che l’arbitro ammetta l’errore, ma avendoci parlato non credo sia possibile che chieda scusa“.
Parole e musica di Luca D’Angelo, tecnico del Pisa, che ha così commentato l’episodi che ha visto il Sig. Colombo toccare inavvertitamente il pallone coi piedi, non interrompere il gioco come da regolamennto, e successivamente vedersi ‘costretto’ ad assegnare il rigore agli ospiti. Nel post-partita non ci è andato tenero nemmeno il Dg del Pisa Giovanni Corrado.
“Sarebbe bello vedere il mondo arbitrale fare mea culpa e ammettere l’errore tecnico, perché il regolamento parla di azione promettente, e sul passaggio il tocco di Colombo cambia totalmente l’azione. Ammettere l’errore darebbe maggiore credibilità a tutto il movimento. Ma se la colpa deve essere della società che ha protestato, o del nostro capitano che è stato espulso, allora alziamo le braccia”, ha tuonato Corrado.
Una cosa è certa: le polemiche arbitrali, tradizionalmente molto accese in cadetteria, sono destinate ad aumentare con l’incremento della posta in palio. E nelle prossime quattro ultime gare di Regular Season – per non parlare poi dello step successivo, i Playoff e forse anche il Playout – tutto è destinato a crescere esponenzialmente. Anche la protesta verso un arbitro dichiaratosi ‘innocente’.