Una stagione sempre in bilico quella della Juventus. In campo su tre fronti, i bianconeri riflettono sul futuro.
La sconfitta col Napoli all’Allianz Stadium, 1-0 firmato in extremis da Giacomo Raspadori, ha fermato la corsa Champions in campionato. Vecchia Signora terza a quota 59, a -2 dalla Lazio e +3 sulla Roma quarta. I bianconeri hanno un piccolo vantaggio su Roma e sulle milanesi, ma devono stare attenti e non possono più concedere passi falsi.
Tra i meriti della Juventus quello di non aver mollato nessun obiettivo. In Coppa Italia infatti, dopo l’1-1 dell’andata, il club bianconero affronterà l’Inter in queste ore a San Siro. In Europa, dopo l’uscita dalla Champions con prestazioni decisamente insufficienti, in Europa League è quasi percorso netto. L’11 maggio semifinale d’andata in casa con il Siviglia, il ritorno in Spagna una settimana dopo.
Il presidente Gianluca Ferrero e l’ad Maurizio Scanavino stanno riflettendo sul futuro della Juventus. Le certezze sono poche, in virtù soprattutto del processo sulle plusvalenze giunto al suo terzo atto. L’annullamento della penalizzazione in classifica da parte del Collegio di Garanzia rischia di essere solo momentaneo, le conferme delle condanne dei massimi dirigenti bianconeri sono assolutamente rilevanti.
Penalizzazione e Champions: lo specchio Juventus
I giudici operanti presso il Coni sembrerebbero aver modificato il nesso causale, portandolo dalle responsabilità club-dirigenti al contrario. Ovvero, l’operato censurabile di Andrea Agnelli, Fabio Paratici, Giovanni Cherubini e Maurizio Arrivabene ha conseguenze dirette sul club. Tradotto, va bene la riduzione della penalizzazione ma la sensazione è che si veda comunque verso un taglio di punti, moderato ma confermato. Il nuovo board della Juventus non ha ancora sciolto il nodo panchina per l’anno prossimo. In capo a questa scelta resta fare una premessa: rinunciare a Massimiliano Allegri avrebbe un costo economico importante. Il tecnico toscano infatti è sotto contratto fino al 2026, compenso da 7 milioni netti l’anno, lordi diventano quasi il doppio.
Le casse bianconere potrebbero permettersi un salasso del genere mandando via l’allenatore cha ha vinto 5 scudetti, quattro Coppe Italia, tre supercoppe italiane. In Europa ha giocato e perso due finali di Champions League. Una domanda che si fanno tutti i tifosi bianconeri. Nella valutazione sul futuro inquilino della Continassa, conterà ovviamente la presenza nell’eventuale Champions. Un grande finale di stagione del club bianconero cambierebbe le carte in tavola ed ovviamente anche il futuro del tecnico livornese.
Allegri resta comunque un allenatore che ha lanciato tanti prospetti cresciuti in casa, leggi Fagioli, Miretti e Soulé, sarebbe quindi una garanzia anche in termini economici. Senza i soldi della Champions, aprire un ciclo con un tecnico a budget ridotto sarebbe ancora più complicato. Insomma, difficile scegliere per Ferrero. Fermo restando che il futuro bianconero dipende soprattutto dai processi in corso. Compresa l’ipotesi di un intervento Uefa per escludere Bonucci & Co dall’Europa.