In caso di esonero il tecnico potrebbe essere riaccostato ad un clamoroso ritorno, ecco quale potrebbe essere l’unico vero intoppo per la firma
Non si può certo dire che sia stata una bella stagione per la Juve di Allegri. Anzi. La società bianconera è stata ben lontana dai propri standard. Al di là della questione legata ai problemi giudiziarie la Juve fatica e non poco anche in campo e i risultati sono molto deludenti rispetto alla squadra che vinceva, talvolta dominava in Italia.
Il meccanismo bianconero si era rotto già da prima. E le motivazioni andrebbero ricercate soprattutto nella carenza di voglia di fare risultato. Tanti problemi, una squadra che sembra aver ormai perso la voglia e la decisione del passato e un club che appare in declino. Tutte caratteristiche che, invece, hanno segnato proprio il predominio bianconero nei dieci anni precedenti. Insomma, un flop non indifferente.
La sospensione dei punti di penalizzazione aveva leggermente tranquillizzato gli animi, ma gli ultimi risultati sono molto negativi. Il pari di Bologna appare quasi come una nota positiva dopo quattro ko consecutive, e oltre la questione penalizzazione, la classifica ora si è complicata per la Juve. Nulla è chiuso ovviamente, ma gli ultimi risultati preoccupano e non poco i tifosi.
Calciomercato, svolta per Allegri: addio Juve, è suggestione Nazionale
Intanto, però, la Juventus deve fare i conti anche con una gestione tecnica particolarmente fragile e discussa. Massimiliano Allegri detiene ancora lo scettro in panchina, quasi a voler difendere con orgoglio la propria posizione anche laddove i suoi uomini peccano in campo. Allegri è però considerato come uno dei principali responsabili di questa crisi. E dunque, senza temporeggiare oltre, la dirigenza bianconera ha l’obbligo morale verso i propri tifosi di considerare il suo esonero a fine stagione. Da lì, poi, ripartire. Anche al netto di quale stravolgimento strutturale in organico.
Saltando la panchina, Allegri non può che rifugiarsi tra i vecchi estimatori. E caso vuole che attorno a lui potrebbero tessere le lodi i dirigenti della Nazionale Italiana, attualmente sotto la guida di Roberto Mancini. Quando infatti saranno conclusi i prossimi giochi degli Europei 2024, quest’ultimo potrebbe anche abdicare. Ma la soluzione toscana, almeno per il momento, sarebbe fuori discussione per un valido e semplice motivo: il suo costo. L’ingaggio di Allegri sfora i 7 milioni di euro più bonus. Troppi, anche per la FIGC. Una soluzione intrigante ma che al momento appare complicata, magari in futuro chissà.