L’Uefa va sempre più ad opporsi ai top club e in particolare alle regole di un bilancio forse fin troppo creativo, la stangata sta arrivando sugli stipendi.
La federazione europea vuole dare una frenata alle spese folli del calcio, una manovra che coinvolgerà anche le big della Serie A. Un nuovo fair play finanziario rischia di mettere in ginocchio parecchie ‘big’ del calcio europeo.
Stop alle spese folli, questa volta si fa sul serio. L’Uefa è pronta a realizzare una vera azione di forza contro le grandi squadre, i provvedimenti potrebbero sorprendere i tifosi. La fase di riforme per il calcio europeo potrebbe aumentare con nuove disposizioni per contrastare lo spreco nel mondo del calcio, i super ingaggi per le stelle potrebbero essere un’utopia nel prossimo futuro.
L’Uefa vuole evitare autentici ‘crack’ dei club e lo farà adottando disposizioni dure ma necessarie. La sostenibilità del calcio si gioca su una prevenzione da attuare anche per i club italiani, spesso in chiara difficoltà nei loro bilanci societari.
Come rivelato dal Sole 24 Ore la federazione europea ha deciso di adottare misure molto più dure. Il presidente Ceferin non ha abbassato la guardia e sta rilanciando la sua battaglia ai top club, che dovranno fare molta attenzione nei loro conti se vorranno partecipare alle coppe europee. L’amministratore delegato dell’Inter, Alessandro Antonello, ha anticipato come l’Uefa stia vagliando uno strumento necessario per il futuro del calcio europeo: un modello di salary cup assoluto.
Una manovra che farà discutere, attuarla potrebbe essere una mossa decisiva. Sarebbe una soluzione ideale che andrebbe a prevenire tanti problemi nel mondo del calcio, nonché a frenare quanti posso spendere e rendere possibile un maggiore livello di competitività. L’Uefa pensa a una soglia della salary cup in valori assoluti, ovvero uno strumento finanziario che dovrà adattarsi a tutti i club, indipendentemente dal fatturato maturato. Per fare un esempio, Paris Saint Germain, Juventus e Maccabi Haifa potrebbero arrivare sino a una soglia pre stabilita a priori per i loro stipendi. Una situazione simile a quella che vediamo con le squadre in NBA.
Gli interventi però non sarebbero applicabili da subito, l’ipotesi è che ci sia uno slittamento della misura al 2025-2026. Le società europee stanno ancora lamentando i danni subiti dal periodo di pandemia, un anno e mezzo di calcio continentale a porte chiuse ha portato esiti disastrosi per il bilancio. L’Uefa però sembra intenzionata ad andare avanti per la sua strada, ha già fatto capire da tempo come il tempo della tolleranza sia finito.
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