E’arrivata l’ufficialità. Sanzione scioccante inflitta dal Giudice Sportivo: quattro anni di squalifica. Ecco tutti i dettagli
Continua a tenere banco la polemica innescata dalle pesanti accuse (“il peggiore mai incontrato“) lanciate dal tecnico della Roma, Josè Mourinho, all’indirizzo del quarto uomo, Chiffi, del match dei giallorossi contro il Monza del 3 maggio scorso (per la cronaca, terminato 1-1).
Dopo il botta e risposta con Renzo Ulivieri, Presidente di Assoallenatori, che ha bollato come “inaccettabili” le sue dichiarazioni su Chiffi e la sua velenosa replica (“Mi fa ridere essere stato attaccato da una persona che è stata squalificata 3 anni per calcioscommesse“), riferimento alla squalifica di Ulivieri di 3 anni, dal 1986 al 1989-90, per il suo coinvolgimento nello scandalo “totonero-bis”, il tecnico portoghese ha rincarato la dose nel post-partita di Roma-Inter: “Non ho messo in dubbio l’onestà di Chiffi. Per me non ha qualità tecnica e non è empatico“.
Come è nel suo stile, José Mourinho ci è andato ancora una volta duro contro Chiffi. Del resto, gli arbitri sono il suo bersaglio preferito e non si fa, quindi, alcun problema ad attaccarli pubblicamente quando ritiene di aver subito da loro un torto. Lo “Special One”, dunque, non si smentisce mai. Ormai il tecnico portoghese è il “nemico numero 1″ della classe arbitrale italiana. Eppure c’è chi ha saputo fare molto peggio dell’allenatore giallorosso.
Spintoni e schiaffi all’arbitro: quattro anni fuori
Vivenzio Fabiano, tesserato dello Sporting Seano 1948, è stato squalificato fino al 4 maggio del 2027 per aver più volte spintonato e per aver preso a schiaffi il direttore di gara al termine dei supplementari dei playout di Seconda Categoria tra Prato Sport e Sporting Seano. Mano pesantissima del Giudice Sportivo. Come detto, 4 anni di squalifica a Vivenzio Fabiano dello Sporting Seano per aver prima insultato il Direttore di gara e poi per avergli dato tre spinte, facendolo arretrare di circa 5 metri, mentre tentava di intimidirlo con delle minacce. Non contento, ha poi afferrato l’arbitro per il collo e glielo ha stretto schiaffeggiandolo nel contempo sul retro del collo. Infine, dopo aver mollato la presa, si è allontanato dal malcapitato continuando a minacciarlo.
Come si legge nel dispositivo del Giudice sportivo, la suddetta sanzione deve essere considerata ai fini della applicazione delle misure amministrative a carico delle società dilettanti. Misure deliberate dal Consiglio Federale per prevenire e contrastare gli episodi di violenza ai danni degli arbitri. Un’autentica piaga del nostro calcio che proprio nelle categorie inferiori trova terreno fertile.