In attesa delle motivazioni del Collegio di Garanzia sulle plusvalenze, la Juventus accelera il passo. Già centrato un affare di mercato.
Grazie alla preziosa affermazione alla Gewiss Arena, la Juve fatto un salto in avanti decisivo nella corsa Champions. Bianconeri ora secondi a 66 punti, due lunghezze avanti alla Lazio, tre all’Inter e cinque al Milan. Più lontane a 58 ci sono Atalanta e Roma.
Il futuro del club è legato però alle dinamiche extracalcistiche e questo ovviamente si lega anche al calciomercato. Alla Continassa, oltre al gruppo di squadra, di fatto c’è da ricostruire la Governance. Tolti i ruoli di presidente e ad, appannaggio di Gianluca Ferrero e Maurizio Scanavino, l’unica altra figura forte resta quella di Francesco Calvo, Chief Footbal Officer. L’attuale ds, Federico Cherubini, deve scontare 16 mesi di squalifica. Per questo la società è al lavoro a caccia di un innesto in questo settore.
Sperando di giocare la prossima Champions, oltre che tramite il campionato la Vecchia Signora può arrivarci alzando l’Europa League, alla Juventus hanno deciso di investire pesantemente su colui che, insieme con Massimiliano Allegri – contratto fino al 2025, 7 milioni netti a stagione – ricostruirà la squadra. In bilico, soprattutto senza Champions, restano i destini di Dusan Vlahovic e Federico Chiesa, carte bancomat per riempire le casse bianconere. In dubbio anche i rinnovi di Angel Di Maria e Adrien Rabiot.
Chi ricoprirà il ruolo di direttore sportivo dovrà saper pescare in tutta Europa, portando talenti garantiti senza far svenare la società. Alla Juventus da tempo hanno dato un assoluta priorità per ricoprire quel ruolo. Dal 2019 si trova a Napoli ed ha appena vinto uno scudetto. A soli 51 anni compiuti il 12 febbraio, Cristiano Giuntoli ha portato a Napoli il terzo tricolore della sua storia, il primo senza Diego Armando Maradona.
Il capolavoro “regalato” ad Aurelio De Laurentiis parte dai numeri: monte ingaggi che in due anni passa da 155 a 73 milioni di euro lordi, uno scudetto in bacheca con un capitale di giocatori assolutamente invidiabile. Contratto da 1 milione di euro più bonus vari fino al 2024, il dirigente toscano sente parlare di calcio già da bambino, frequentando il bar dei genitori a Firenze.
Come rivela il sito rivistracontrasti.it, il dirigente, appena smesso di giocare già nel 2009, ha ottenuto il patentino per allenare in serie B. Nel 2009, dopo un breve passaggio allo Spezia, approda al Carpi, prima come vice quindi come principale ds.
Il miracolo Carpi riesce in sei anni: dalla Seconda Divisione Lega Pro alla serie A il dado è tratto. Tra i prospetti scoperti da Giuntoli ci sono Kevin Lasagna, Gaetano Letizia, Riccardo Gagliolo e Roberto Inglese. La capacità di Giuntoli non passa inosservata, a portarlo a casa nel 2015 e Aurelio De Laurentiis. “Si può aprire un ciclo? Io sono qui da otto anni e si è spesso parlato di ciclo”, ha detto ieri il ds azzurro durante la festa scudetto allo Stadio Maradona. “Fossi nei tifosi non sarei preoccupato del futuro avendo un presidente come De Laurentiis”, ha aggiunto ai microfoni di Dazn. La Juventus avrebbe già pronto un triennale, in alternativa ci sarebbero Massara del Milan e Rossi del Sassuolo. A Napoli invece, se davvero Giuntoli salutasse, il favorito per la successione sarebbe Pietro Accardi, ora all’Empoli.
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