Prendere il Daspo per una rissa scoppiata in campo, col fine di non far festeggiare i tifosi rivali. È accaduto in serie A il 4 maggio.
Il divieto di accesso alle manifestazioni sportive, il Daspo appunto, in Italia esiste gia dal lontano 1989, quando il 13 dicembre venne promulgata la legge 401. Sulla scorta della tragedia dell’Heysel, quando a Bruxelles il 29 maggio 1985, sotto le cariche dei tifosi inglesi, anche per la totale incapacità delle forze dell’ordine presenti, morirono 39 persone di cui 32 italiane, le normative per contrastare la violenza negli stadi venne rinvigorita in tutta Europa.
In Inghilterra, nel gennaio 1990 grazie alla feroce volontà di Margaret Thatcher, venne approvato il cosiddetto ‘Taylor Act”. La legge prese il nome del giudice, Lord Peter Taylor, l’uomo che presiedeva la commissione volutà dalla “Lady di ferro”, istituita appunto per scrivere questa norma a sua modo rivoluzionaria. In Italia, dopo varie riscritture, il Daspo arrivò nella forma attuale con la Legge Amato, la numero 41 del 4 aprile 2007.
Stavolta i fatti oggetto dell’intervento della giustizia hanno avuto luogo alla Dacia Arena lo scorso 4 maggio, nel finale del match tra Udinese e Napoli. Con un gol di Victor Osimehn al 52′, pareggiando il vantaggio al 13′ di Sandi Lovric, il Napoli è diventato Campione d’Italia. Al fischio finale, una parte dei 13000 sostenitori azzurri presenti allo stadio ha invaso il campo per festeggiare il tricolore atteso da 33 anni.
Scontri con i tifosi del Napoli; Daspo ai supporter dell’Udinese
I tifosi padroni di casa non hanno gradito. Alcuni tifosi dell’Udinese, ripresi dalle telecamere, sono scesi sul terreno verde alla ricerca dei supporter ospiti. Rissa, calci e spinte. Il risultato del lavoro delle forze dell’ordine è arrivato nelle ultime ore. Daspo a carico di cinque persone e due arresti. Come riporta calcioefinanza.com, la Questura di Udine ha emesso i primi Daspo per l’invasione di campo verificatasi alla fine di Udinese-Napoli. I Daspo sono cinque, di diversa entità.
Per un tifoso, di 35 anni, residente a Palmanova (Udine), in manette grazie alla flagranza differita, la misura durerà 10 anni, di cui quattro con obbligo di firma. Il destinatario, recidivo, è accusato di rissa e invasione. Sempre un 35-enne, è stato daspato per 8 anni, di cui tre con obbligo di firma. Gli altri tre Daspo non prevedono l’obbligo di firma. Tra le misure promulgate, anche la convalida dell’arresto dei due ultras trattenuti da sabato nelle celle di sicurezza della Questura friulana. A Pordenone invece la Procura ha scarcerato l’unico indagato, stavolta per mancanza di prove a carico. Circa l’unico tifoso del Napoli indagato, si cerca di capire in primis come abbia fatto l’uomo a entrare allo stadio, essendo già soggetto a Daspo.